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26/11/2025 ore 17.56
Cronaca

Diamante, via libera al nuovo Commissariato ma il Siulp attacca il decreto

Il sindacato di Polizia accoglie l’istituzione ma denuncia «gravi criticità» sull’organico previsto dal Ministero

di Redazione

Il percorso che porta alla nascita del Commissariato di Diamante entra nel vivo. L’Ufficio rapporti sindacali del Dipartimento della Pubblica Sicurezza ha inviato ai sindacati lo schema di decreto che definisce natura, sede, compiti e dotazioni della nuova struttura che dipenderà dalla Questura di Cosenza. L’immobile individuato è già pronto per le ultime opere di adeguamento, passaggio necessario alla piena operatività del presidio.

Una notizia attesa da quasi dieci anni, soprattutto dopo la soppressione del Posto Fisso di Polizia di Cetraro, chiuso nel 2015 in un territorio segnato da forti criticità criminali. Proprio allora il Siulp si era fatto promotore di una battaglia pubblica per chiedere un presidio stabile lungo la costa tirrenica.

La soddisfazione per l’istituzione, ma critiche durissime al decreto

Il Commissariato di Diamante è, per il Siulp, «un obiettivo finalmente centrato». Ma il giudizio positivo si ferma qui. Il sindacato contesta infatti «in modo fermo e argomentato» lo schema di decreto trasmesso dal Dipartimento, parlando di un provvedimento che rischia di creare più problemi di quanti ne risolva.

Il nodo principale riguarda l’organico. Secondo il Siulp, le criticità denunciate da anni «non solo non vengono affrontate, ma paradossalmente peggiorano».

Le richieste del Siulp: «Scelte sbagliate e motivazioni illusorie»

Il sindacato ricorda come la soppressione del Posto Fisso di Cetraro fosse stata motivata dal presunto pericolo di frana dello stabile, argomento ritenuto «sbagliato, infondato e volutamente illusorio». A fronte di quella chiusura, il Siulp aveva chiesto con forza l’istituzione di un secondo commissariato: sede preferita Cetraro, alternativa Scalea, entrambe località nevralgiche per densità di popolazione e forte pressione turistica.

Pur accogliendo “con favore” la scelta definitiva su Diamante, il sindacato non digerisce la parte operativa del decreto. Nel comunicato del 27 giugno 2025 – richiamato nella nota odierna – il Siulp aveva già segnalato lacune strutturali: carenze di personale, trasferimenti non previsti e rischi di scopertura dei servizi essenziali.

Organici insufficienti: «Così si rischia il paradosso»

Lo schema appena ricevuto, secondo il sindacato, conferma i timori: numeri troppo bassi, dotazioni non adeguate e un sistema di assegnazione che rischia di sottrarre agenti a presidi già oggi in sofferenza. Il risultato, denuncia il Siulp, è un potenziale “effetto domino” sulla sicurezza dell’intera fascia tirrenica, con il rischio di indebolire l’azione di contrasto proprio in un’area storicamente esposta alla criminalità organizzata.