Confermato il dissequestro del cellulare del segretario comunale di Tortora
La Cassazione, nell’udienza celebratasi lo scorso 4 novembre a Roma, ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dalla procura di Cosenza nei confronti del mancato sequestro del cellulare personale in uso al segretario del comune di Tortora, Silvio Bastardi, indagato in un’inchiesta della procura di Paola.
Cellulare del segretario comunale di Tortora, cosa scrive la Cassazione
Lo smartphone era stato dissequestrato dal tribunale di Cosenza, dopo la perquisizione ordinata dall’ufficio inquirente tirrenico, nell’ambito di un procedimento penale per corruzione. Nel caso di specie, gli ermellini ritengono che «l’ordinanza impugnata ha posto in rilievo, con argomentazioni congruamente esposte ed immuni da vizi in questa Sede deducibili, la totale assenza, nella motivazione del decreto di perquisizione e sequestro, di elementi indicativi della necessaria esistenza del vincolo di pertinenzialità fra l’oggetto del sequestro e l’ipotizzata fattispecie di reato. Vincolo, quello testé indicato, il cui accertamento non può costituire l’oggetto di una verifica di merito sollecitata al Giudice di legittimità sulla base di un non consentito richiamo al contenuto di atti investigativi le cui risultanze avrebbero dovuto costituire la ragione giustificativa del provvedimento impugnato in sede di riesame».