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13/07/2023 ore 13.45
Cronaca

Contrae l'epatite per una trasfusione errata nel 1972: 300mila euro a una 90enne cosentina

A deciderlo il Tribunale di Catanzaro, che ha accolto le tesi degli avvocati Giuseppe Carratelli e Laura Carratelli, difensori dell’anziana
di Antonio Alizzi

Aveva 39 anni all’epoca dei fatti, l’anziana cosentina, oggi 90enne, che nel maggio 1972 ricevette delle emotrasfusioni presso il nosocomio di Cosenza. Mai avrebbe immaginato che dopo 51 anni avrebbe ottenuto un risarcimento del danno per quel sangue iniettato nel proprio organismo. Sangue non adeguatamente controllato dal Ministero della Salute, che ha comportato, secondo quanto deciso dal Tribunale di Catanzaro, il contagio da epatite.

Ed infatti, il giudice catanzarese, condividendo le argomentazioni difensive degli avvocati Giuseppe Carratelli e Laura Carratelli, ha stabilito che «la causa dell’insorgenza della malattia sia eziologicamente riconducibile all’omissione, da parte dell’ente convenuto, dell’attività di controllo, direzione e vigilanza in materia di sangue umano per uso terapeutico». Con la sentenza, il Ministero della Salute è stato condannato ad un risarcimento di circa 300.000 euro in favore dell’anziana cosentina, la quale, dopo aver atteso per 9 anni l’esito del giudizio di primo grado, ha finalmente avuto giustizia.