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03/12/2024 ore 11.22
Cronaca

Controlli dei Carabinieri ad Acquappesa, trovata un'abitazione concessa al boss Francesco Muto

I militari hanno trovato otto occupazioni abusive e sequestrato due appartamenti
di Redazione

Nella giornata di ieri i Carabinieri della Compagnia di Paola, con il supporto dei colleghi delle Compagnie di San Marco Argentano e Scalea hanno svolto, unitamente all’ATERP Calabria (Azienda territoriale per l’Edilizia Residenziale Pubblica Regionale) un controllo straordinario presso le case popolari di Acquappesa (CS), che ricomprende oltre 50 appartamenti in tre diverse aree del Comune.

Occupazioni abusive Acquappesa, i risultati dei controlli

L’accertamento, condotto dagli sviluppi dell’attività informativa della Stazione Carabinieri di Guardia Piemontese Marina, è stato indirizzato a 30 alloggi per la verifica degli effettivi occupanti, del mantenimento dei requisiti previsti alla concessione dell’abitazione, nonché per il contrasto al degrado urbano e agli stupefacenti, quest’ultimo attraverso l’ausilio di un’unità cinofila dei Carabinieri di Vibo Valentia. All’esito:

Le indagini sono coordinate dalla Procura della Repubblica di Paola, diretta dal Procuratore f.f. Dott. Ernesto Sassano.

Una era concessa dal 1969 al boss Francesco Muto

È stata infine constatata la mancanza di requisiti da parte di altri 11 nuclei familiari che dagli accertamenti hanno ulteriori abitazioni o non vivono stabilmente negli alloggi: tra queste un’abitazione che era stata concessa dal 1969 a Muto Francesco, boss dell’omonima cosca di Cetraro, attualmente detenuto, mentre in un’altra vi era un Amministratore Comunale. Per tutti loro è stato richiesto al Comune di Acquappesa l’avvio del procedimento amministrativo per il rilascio dell’abitazione, all’esito del quale, in caso di inottemperanza, verrà emessa l’ordinanza di sgombero. Le abitazioni popolari potranno tornare fruibili a chi ne ha effettiva necessità sulla base di una graduatoria di merito.