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15/11/2025 ore 11.46
Cronaca

Corigliano, danneggiati la scarpetta rossa e la panchina nel luogo dedicato a Fabiana Luzzi

Il deplorevole atto a pochi giorni dalla giornata mondiale dedicata al contrasto della violenza sulle donne

di Emilia Canonaco

Nella villa comunale dell’area urbana di Corigliano è stato scoperto un grave danneggiamento del luogo dedicato a Fabiana Luzzi. Il personale comunale ha trovato la scarpetta rossa divelta e gettata a terra. L’oggetto è stato recuperato dagli operai e si trova ora in fase di restauro per essere riportato al suo posto.

Rovinata anche la panchina che accompagna il percorso della memoria. Il parco non è dotato di sistemi di telesorveglianza e questo rende difficile capire cosa sia accaduto nelle ultime ore. Al momento non ci sono elementi utili per risalire agli autori.
Si vive questo episodio con amarezza. Lo spazio dedicato a Fabiana era nato come segno di vicinanza alla famiglia e come luogo di riflessione. Vedere ciò che rappresenta un messaggio di rispetto ridotto in questo modo lascia un senso di tristezza diffusa. Fabiana Luzzi aveva 16 anni.

Il 24 maggio 2013 fu uccisa dall’allora fidanzato, minorenne, che la colpì con numerose coltellate e tentò poi di bruciare il corpo ancora vivo. Un delitto che colpì nel profondo il territorio e che ancora oggi resta un dolore aperto. Nel 2016 arrivò la condanna a 18 anni. Nel marzo 2025 è stato disposto un risarcimento alla famiglia, riconoscendo le responsabilità anche ai genitori del ragazzo per la mancata vigilanza.

Ogni anno, nel parco di Corigliano, vengono lasciati fiori, biglietti e piccoli oggetti come gesto di affetto verso una giovane che non ha potuto vedere il proprio futuro. La scarpetta rossa era uno dei simboli più sentiti. La domanda che molti si pongono è cosa possa spingere qualcuno a colpire un luogo nato per ricordare una ragazza così giovane. Il gesto potrebbe essere stato compiuto senza comprendere il valore di ciò che veniva distrutto, oppure con l’intento di colpire proprio quel ricordo. Non sarebbe giusto liquidare l’atto come una bravata, occorre capire e indagare.