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01/05/2022 ore 13.12
Cronaca

Cosenza, bancarotta per distrazione: condannata un'imprenditrice

Il pubblico ministero Giuseppe Cozzolino aveva chiesto una condanna a due anni di reclusione. Assolto invece un altro imputato
di Antonio Alizzi

Si è concluso il processo di primo grado relativamente a una presunta bancarotta per distrazione che sarebbe stata commessa da un’imprenditrice di Cosenza. S. L., condannata dal tribunale collegiale di Cosenza alla pena di due anni di reclusione, così come richiesto in fase di requisitoria dal pubblico ministero Giuseppe Cozzolino. Assolto invece un altro imputato G. C., perché il fatto non sussiste (difeso dall’avvocato Pierluca Bonofiglio), come la stessa imputata.

Nel corso del dibattimento l’imputata aveva spiegato in realtà che le difficoltà economiche, nell’ambito della vendita di prodotti sanitari, derivavano dai mancati pagamenti, intorno ai 600 giorni, dell’Asp di Cosenza.

La sentenza di primo grado, inoltre, ha statuito l’intervenuta prescrizione, previa riqualificazione giuridica del fatto ai sensi dell’art. 216 comma 3 (Legge fallimentare), del capo 3 della rubrica. All’imputata, a cui è stata concessa la pena sospesa, è stata applicata la pena accessoria dell’inabilitazione all’esercizio di una impresa commerciale e dell’incapacità ad esercitare uffici direttivi presso qualsiasi impresa, per la durata di un anno. Infine, l’imputata (difesa dall’avvocato Pierluca Bonofiglio) è stata condannata al risarcimento dei danni in favore della costituita parte civile, rappresentata dall’avvocato Maurizio Nucci, in separata sede.