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04/07/2025 ore 09.49
Cronaca

Cosenza, cadono calcinacci dal Ponte di Mancini. La denuncia di Spadafora

Il consigliere di Fratelli d'Italia sollecita l'intervento comunale anche per ripristinare l'accessibilità alla fontana di via Oberdan
di Redazione

«L’inibizione dell’accesso alla storica fontana di Via Obedarn – che sorge lungo l’arteria di collegamento con Contrada Macchia della Tavola – rappresenta una decisione che, seppur motivata dalla caduta di calcinacci dal ponte Mancini, lascia intatto un grave problema di sicurezza per la viabilità e priva la comunità di un bene prezioso». A denunciarlo è il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Francesco Spadafora, che lancia un appello al sindaco e agli uffici competenti per un intervento immediato.

«La semplice interdizione alla fontana non elimina il rischio per automobilisti e pedoni – sottolinea Spadafora – poiché la strada sottostante il ponte continua a essere percorsa quotidianamente e, in caso di ulteriori cedimenti, la sicurezza stradale resta fortemente compromessa. È indispensabile un intervento straordinario di manutenzione per garantire l’incolumità dei cittadini».

Il consigliere evidenzia anche il valore storico e sociale della fontana, alimentata dall’acquedotto Merone, che da sempre rappresenta un punto di riferimento per i cosentini e luogo di ritrovo per molti residenti. «È un vero peccato che la città debba rinunciare, anche temporaneamente, a un elemento identitario come la fontana di Via Obedarn – aggiunge – e ancora più grave sarebbe se non si cogliesse l’occasione per affrontare il problema nella sua interezza».

Da qui la proposta di Spadafora: «Invito l’amministrazione comunale a sollecitare urgentemente gli uffici competenti per i necessari lavori di messa in sicurezza del ponte e a valutare la progettazione di una strada alternativa. L’area è soggetta a frequenti frane e, in caso di eventi eccezionali, c’è il rischio concreto che i residenti possano rimanere isolati. La sicurezza dei cittadini e la tutela dei luoghi storici devono essere una priorità – conclude Spadafora – per questo mi auguro un rapido intervento per restituire alla collettività un bene che è parte integrante della storia e della quotidianità di Cosenza».