Cosenza, cadono nel vuoto le richieste per un cimitero dedicato ai defunti di fede islamica
E’ notizia di ieri che il comune di Marcellinara, in provincia di Catanzaro, destinerà parte del cimitero ai defunti di fede islamica. Il consiglio comunale ha approvato il punto all’ordine del giorno, con il sindaco Scerbo che ha poi rivendicato il gesto di grande civiltà e apertura. «Abbiamo voluto lasciare un segno e la dimostrazione – ha detto – che dobbiamo cercare di dialogare il più possibile, perché questa è l’unica risposta che dobbiamo tutti offrire». A Cosenza sono anni che Ahmed Berraou chiede che venga individuato un luogo dove seppellire degnamente i defunti musulmani. Ad oggi, però, solo due di picche.
Le prime missive indirizzate a Palazzo dei Bruzi sono partite nel 2012 sotto l’amministrazione targata Mario Occhiuto, ma non ha mai ricevuto risposta. In un’intervista a Cosenza Channel di dicembre 2021 aveva svelato di essersi subito speso anche con Franz Caruso, che all’epoca si era appena insediato. Caduto nel vuoto l’ennesimo tentativo, ci aveva riprovato ad agosto con un altro accorato appello. Il referente in Calabria dell’Ucoii, l’“Unione delle comunità islamiche d’Italia”, chiese infatti «una sepoltura degna dei suoi defunti, un obitorio adatto e un reparto cimiteriale che risponda alle esigenze rituali».
La questione è tornata prepotentemente di moda con la tragedia di Cutro e il trasferimento a Bologna delle vittime del naufragio bloccato dai familiari. Berraou ha cercato un nuovo contatto con gli assessori di Palazzo dei Bruzi ottenendo il consueto “poi vedremo”, mentre fa sapere di aver ricevuto un’apertura da parte del dirigente di settore. L’argomento cimitero, tuttavia, di recente è stato affrontato in giunta ma per un altro motivo. Questo sì preso di petto dalla squadra di governo di Franz Caruso.
La deputata della Lega Simona Loizzo aveva chiesto di prendersi cura della parte di Cimitero comunale di colle Mussano dove vengono destinati i bimbi mai nati. L’iniziativa, lodevole, era tesa a garantire maggiore dignità e decoro a quella parte del camposanto. Il 13 febbraio gli assessori hanno votato favorevolmente, salvo poi annullare la delibera, modificarla e riapprovarla undici giorni più tardi.
Contestualmente, il leader del Movimento Diritti Civili Franco Corbelli, ha espresso il suo cordoglio e il suo dolore per la tragedia nel mare di Cutro e ha ricordato che «per dare dignità alla morte di questi poveri, sfortunati migranti (uomini, donne e bambini) si sta realizzando a Tarsia, in Calabria, il Cimitero internazionale dei Migranti».
«Si tratta – ha detto – della più grande opera umanitaria e di civiltà legata alla tragedia dell’immigrazione, conosciuta e apprezzata nel mondo, i cui lavori, finanziati dalla Regione Calabria grazie all’allora presidente Mario Oliverio saranno adesso ultimati. Presero il via, dopo una lunga battaglia iniziata da Diritti Civili subito dopo il terribile naufragio di Lampedusa del 3 ottobre 2013, quattro anni fa, alla vigilia di Natale del 2018 e si erano poi fermati, per la pandemia». A prescindere da Tarsia, tuttavia, prima o poi dal Comune di Cosenza una risposta ai cittadini di fede islamica dovrà pur arrivare.