Cosenza-Catanzaro, dopo gli scontri nel dopo derby vertice in Questura - VIDEO
Dopo le prime frammentarie ricostruzioni degli scontri che hanno incendiato il post derby Cosenza-Catanzaro, iniziano ad emergere nuovi elementi relativi alle dinamiche dei tafferugli scoppiati in prossimità dello svincolo di Rende-Cosenza Nord che hanno gettato nel panico gli avventori del limitrofo Mc Donald. In quel momento peraltro, il locale era affollato anche di bambini poiché era appena terminata una festa di compleanno.
Alcuni testimoni raccontano di aver notato poco prima degli incidenti, l’arrivo di alcuni tifosi silani in prossimità del centro commerciale Marconi, circostanza che avvalorerebbe l’ipotesi, tuttavia ancora priva di conferme ufficiali, di una sorta di agguato con lancio di sassi e di bengala da parte dei supporters rossoblù, all’indirizzo della carovana di tifosi del Catanzaro in transito verso l’ingresso dell’autostrada.
A quel punto, da alcuni pulmini sarebbero scesi i sostenitori giallorossi per iniziare una sorta di caccia all’uomo. A quel punto è entrato in scena Carmelo, direttore del fast food, che con estremo sangue freddo ha chiuso le porte del ristorante facendo riparare gli avventori al piano superiore e nel retro, addirittura nelle cucine. Dai video amatoriali circolati sui social si evince la drammaticità del momento, contraddistinto da panico e urla.
La vicenda alimenta interrogativi sulla opportunità di dirigere i bus in uscita dallo stadio Marulla con a bordo i tifosi del Catanzaro attraverso Rende, e segnatamente, lungo Via Botticelli in contrada Sant’Agostino fino alla statale 107 e da lì verso la rotonda di Viale Marconi. Inoltre non è passata certo inosservata la presenza nel settore ospiti di un numero decisamente superiore di ultrà giallorossi rispetto agli ottocento di cui era stato precedentemente autorizzato l’arrivo. È in corso, secondo quanto si è appreso, un vertice presieduto dal Questore Giuseppe Cannizzaro con i dirigenti della polizia di Stato.