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09/10/2023 ore 08.30
Cronaca

Cosenza, Greco e i clan: «Proventi nella "bacinella", Piromallo il contabile»

Il collaboratore di giustizia ha riferito alla Dda di Catanzaro notizie apprese anche da Roberto Porcaro
di Antonio Alizzi

A Cosenza esiste, secondo la Dda di Catanzaro, una confederazione mafiosa capeggiata dal boss Francesco Patitucci. Sotto di lui ci sarebbero sette gruppi criminali, la maggior parte derivanti dal clan degli italiani, meglio conosciuto come “Lanzino-Patitucci”, l’altra parte invece composto dagli “zingari” di via Popilia. Confederazione mafiosa che avrebbe agito nell’ambito dell’usura, delle estorsioni e delle intestazioni fittizie di beni.

Oggi il collaboratore di giustizia Francesco Greco riferisce anche su Mario Piromallo, in qualità di presunto “contabile” e gestore della “bacinella comune“, per come gli era stato riferito da Roberto Porcaro, il quale nell’ultima udienza ha confermato di voler sospendere la sua collaborazione con la giustizia. Greco, pentitosi ad inizio del mese di agosto del 2023, ha spiegato come venivano ripartiti i proventi illeciti tra i clan cosentini. Notizie apprese dalla viva voce di Roberto Porcaro.

«Voglio precisare che tutte queste attività estorsive, per come mi veniva frequentemente ribadito da Roberto Porcaro, erano realizzate nell’interesse di tutta l’associazione e i relativi proventi illeciti, ripartiti tra i gruppi italiani e zingari, spesso dividendo anche le zone di competenza e le iniziative nel posizionamento delle bottigliette» ha affermato il pentito Greco.

«L’interesse comune era quello di sostenere la bacinella comune e le relative spese per gli stipendi ai detenuti e le spese locali. Preso che Roberto Porcaro mi riferiva che – almeno fino al 2018 – era Mario Piromallo, detto Renato, a detenere la bacinella e ad occuparsi sia degli stipendi che del pagamento degli avvocati» ha concluso il collaboratore.