Cosenza, il pm Cozzolino dopo 21 anni lascia la procura bruzia e si trasferisce alla Dda di Catanzaro
Cerimonia in Corte d’Assise davanti a centinaia di persone. Tanti gli interventi: dai colleghi pm ai giudici, dal personale amministrativo ai rappresentanti dell'avvocatura
Un arrivederci, quello del pubblico ministero Giuseppe Cozzolino, che sa di soddisfazione professionale e non di rimpianto. Dopo 21 anni alla procura di Cosenza, Cozzolino lascia il capoluogo bruzio per approdare alla Dda di Catanzaro, dove negli ultimi anni, pur in qualità di “applicato”, ha collaborato a importanti inchieste contro il narcotraffico cosentino: dal clan degli “zingari” di Cosenza al presunto gruppo di cittadini nigeriani attivo tra via Giulia e la zona dell’Autostazione. Ma il suo lavoro non si è fermato qui: estorsioni, fatti di sangue, reati contro la pubblica amministrazione e reati fallimentari hanno segnato la sua carriera.

Il percorso professionale di Cozzolino, iniziato nei primi anni del nuovo secolo, gli ha permesso, per sua stessa ammissione, di maturare un approccio garantista: perseguire i reati senza infierire mediaticamente sugli indagati, lasciando un monito anche alle nuove generazioni di togati. Ed è stato proprio questo approccio a suscitare un lungo applauso da parte degli avvocati presenti nell’aula della Corte d’Assise di Cosenza, dove hanno preso parte anche colleghi pm e giudici del tribunale. Cozzolino è stato celebrato non solo come magistrato ma anche come persona: un servitore dello Stato puntiglioso e, talvolta, “rompipalle”, ma sempre animato da un unico obiettivo: la ricerca della verità.
Nel corso della cerimonia sono intervenuti, tra gli altri, il procuratore capo di Cosenza Vincenzo Capomolla, i pm Donatella Donato, Marialuigia D’Andrea (in aula c’erano anche i colleghi Domenico Frascino, Giuseppe Visconti, Rossella Torrusio e Bianca Battini), il presidente dell’Ordine degli Avvocati Claudio De Luca, il presidente della Camera Penale Roberto Le Pera, il quale ha donato la spilla dell’associazione al togato, i giudici Giusy Ferrucci e Paola Lucente, la vpo De Marco, il personale amministrativo, e la cancelleria che lo ha seguito negli ultimi anni, e l’amico (prima ancora che magistrati) Antonio Bruno Tridico, con l’altro collega Giuseppe Cava, oggi in procura generale, al fianco di Cozzolino. In Corte d’Assise c’erano due ex procuratori di Cosenza, Mario Spagnuolo e Dario Granieri, e Giuseppe Casciaro, capo della procura di Locri.
Cosenza, offese la reputazione del pm Cozzolino a casa di Morra: una condanna a SalernoCozzolino, nel suo intervento, ha ricordato gli inizi della sua carriera, sottolineando la crescita giuridica e la consolidata impostazione garantista maturata grazie al lavoro a stretto contatto con colleghi, polizia giudiziaria e avvocati del foro di Cosenza, ai quali ha rivolto un sentito plauso per competenza e correttezza.
Per la Dda di Catanzaro, l’esperienza di Cozzolino sarà preziosa. Il procuratore capo Salvatore Curcio dovrà riorganizzare entro dicembre la mappa dei circondari; è improbabile che il pm si occuperà ancora del Cosentino. Le priorità sono altre: Crotonese e Tirreno cosentino.
La cerimonia, alla quale ha partecipato anche la sua famiglia, si è conclusa con un rinfresco nella Biblioteca degli Avvocati, accompagnato dal tradizionale taglio della torta.
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