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26/12/2025 ore 14.59
Cronaca

Cosenza, luogo di preghiera troppo piccolo. Decine di mussulmani pregano nel fango

Ahmed Berraou diffonde uno scatto dal forte impatto sociale teso a sensibilizzare le istituzioni: tanti fedeli costretti a sistemarsi sulla terra per aver un momento di raccoglimento

di Antonio Clausi

Non c’è un luogo abbastanza capiente a Cosenza dove stare tutti insieme. Così decine e decine di fedeli mussulmani, ritrovatisi oggi per rivolgere le loro preghiere ad Allah e Maometto, sono stati costretti ad inginocchiarsi sul fango. Precisamente su viale Mancini, di lato al Parco del Benessere e all’unica carreggiata che ogni giorno viene imboccata da migliaia di cosentini in direzione sud. Si sono posizionati con i loro tappeti sulla terra battuta, quasi a mo’ di protesta, nello spazio adiacente alla Stella Cometa e al Centro Sociale Rialzo, fulcro dell’antagonismo cittadino e cuore degli eventi musicali alternativi nel periodo natalizio. Uno di quei capannoni nei mesi scorsi é stato adibito a luogo di preghiera, ma è troppo piccolo per accogliere la folla che oggi avrebbe voluto un intimo momento di raccoglimento. 

Ha diffuso lo scatto Hamed Berraou, già presidente calabrese dell'Unione musulmani italiana che ha partecipato alla preghiera presso le ex officine delle Ferrovie della Calabria. Il messaggio lanciato é finalizzato a sensibilizzare le istituzioni per garantire a cittadini e cittadine di fede islamica un posto idoneo dove potersi riunire, così da professare liberamente il proprio culto come sancito dall’articolo 19 della Costituzione. Di recente, lo stesso Berraou aveva lamentato l’indifferenza mostrata dagli Enti preposti per la richiesta di un’area da destinare ai defunti mussulmani. Oggi, come nuova testimonianza, arriva la fotografia nel giorno di Santo Stefano che non può lasciare indifferente chi crede nella libertà di culto e nell’integrazione culturale.