Cosenza, non raggirò una signora anziana: imputato assolto

Assolto un uomo, originario di Cosenza, accusato di aver raggirato un’anziana donna. Secondo l’accusa infatti l’imputato si sarebbe presentato a casa della parte offesa «nelle vesti di avvocati di fiducia del figlio», informandole che il figlio sarebbe stato arrestato, nonché «prospettandole alla stessa la necessità di corrispondere immediatamente del denaro per risarcire un presunto danno da lui cagionato nel corso di un incidente stradale».

Inoltre «nel confermare la veridicità di quanto rappresentato attraverso una telefonata nella un ignoto interlocutore, qualificatosi falsamente come maresciallo dei carabinieri, confermava l’accaduto e la necessità di corrispondere una somma per rifondere il danno». L’imputato, dunque, si sarebbe procurato ingiustamente il profitto di 100 euro nonché un orologio Rolex d’oro, due catenine in oro e altre somme di denaro.

Tuttavia, la difesa rappresentata dall’avvocato Chiara Penna ha dimostrato che la persona indicata nel video era somigliante ma non era l’imputato. Inoltre ha evidenziato delle incongruenze tra gli orari riportati nelle registrazioni e quelli indicati dalla vittima in querela. Così come, secondo la difesa, l’identificazione da parte della persona offesa dell’imputato a mezzo foto segnaletica non era attendibile. La procura aveva chiesto due anni di carcere. Il gup di Cosenza, con il rito abbreviato, ha escluso ogni responsabilità penale nei confronti dell’imputato.