Protesta a Cosenza, vernice rossa davanti alla Prefettura per Gaza
Sit-in dei comitati ProPal: «Il Governo ha le mani sporche di sangue». Appuntamento al 22 settembre per lo sciopero generale con l’Usb
Rosso sangue che cade sulle scale della Prefettura. È vernice, ma il messaggio è chiaro: le mani del Governo sono sporche del sangue dei palestinesi. L’azione dimostrativa organizzata dai comitati ProPal a Cosenza, radunati dalla mattina alla sera dopo gli attacchi di Tel Aviv a Gaza, ha portato centinaia di persone in piazza in poche ore. Il raduno, previsto per le 18, è iniziato mezz’ora dopo con cori per Gaza. Gli interventi si susseguono.
Prima Antonio Viteritti, del comitato Cosenza e Unical per la Palestina, reduce dall’assemblea di domenica pomeriggio. L’appuntamento rimane per il 22 settembre prossimo insieme a USB per lo sciopero generale indetto dall’Unione Sindacale di Base: «Siamo pronti a bloccare tutto», spiega Viteritti. Specialmente se Gaza verrà distrutta. Mente le testimonianze si susseguono, i cori si alternano. Vincenzo Fullone, attivista della Global Sumud Flotilla, racconta la sua esperienza di vita a Gaza: «Voi ci rendete conto che a Gaza, dodici anni fa, potevamo avere al massimo tre ore di luce al giorno?», racconta con la voce quasi rotta dal pianto. «Spiegatemi ancora come tutto sia iniziato il sette ottobre, quando dodici anni fa Israele contava le calorie che potevano entrare in Palestina».
Mezz’ora dopo l’inizio del sit-in, i manifestanti si siedono sulle scale della Prefettura e versano due taniche di vernice sulle scale della Prefettura e si siedono: «Quella di oggi è un’azione dimostrativa, ma siamo pronti a bloccare tutto il prossimo 22 settembre».
Alle 19:10 il corteo si alza e si dirige verso il comune. Passando davanti al comitato elettorale di Enza Bruno Bossio, sito su Corso Mazzini, non manca di contestare sia la candidata alle regionali sia il PD: «Oggi gira con la kefiah, ma nel 2021 dov’era?». I manifestanti hanno bloccato la strada tra corso Mazzini e il Comyne.