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11/07/2023 ore 08.30
Cronaca

Cosenza, torna in libertà la nonnina sorpresa con cinque chili di hashish

Si è detta pure lei sorpresa di quel ritrovamento operato nel suo ripostiglio, il gip le ha revocato la misura pur ritenendo il racconto «poco verosimile»
di Marco Cribari

Dopo 48 ore trascorse agli arresti domiciliari, la donna di 76 anni trovata in possesso di quasi cinque chili di hashish torna a piede libero, seppur con capacità di movimento limitata. All’esito dell’udienza convalida, infatti, il gip Alfredo Cosenza le ha assegnato l’obbligo di dimora a Cosenza con tanto di presentazione giornaliera presso la caserma dei carabinieri più vicina alla sua abitazione. Di diverso avviso era, invece, la Procura che caldeggiava il prosieguo della sua detenzione fra le mura domestiche. Il giudice, però, ha accolto le richieste del difensore, l’avvocato Maurizio Vetere, disponendo una misura cautelare meno afflittiva.

Quel grosso carico di droga, suddivisa in quaranta panetti, salta fuori sabato scorso a seguito di una perquisizione operata agenti della Questura nella sua casa a Serra Spiga. Gli uomini in divisa si presentano in forze, supportati dalle unità cinofile ed è proprio un cane poliziotto a fiutare la presenza della sostanza illecita, nascosta nel ripostiglio e custodita in una borsa termica di plastica. Messa davanti a quell’evidenza, la donna casca dalle nuvole. Sostiene di aver recuperato quel contenitore alcuni giorni prima dalla cantina ubicata al piano terra dello stabile, di averlo portato a casa in previsione di una gita al mare, ma di non aver fatto minimamente caso al peso né al suo contenuto.

In seguito, ribadirà il concetto durante l’udienza di convalida del suo arresto, spiegando di non essere l’unica ad avere le chiavi dell’appartamento che anche figli e nipoti sono soliti frequentare. Il gip ha ritenuto «poco verosimili» le sue dichiarazioni, ritenendo che a suo carico sussistano comunque gravi indizi di colpevolezza. Convive con l’anziano marito, ma fin dal principio i sospetti si sono concentrati esclusivamente su di lei, dal momento che il coniuge è affetto da seri problemi di salute. Immaginarlo nelle vesti di spacciatore è impresa ardua, ma è un dubbio facile da estendere anche alla sua consorte quasi ottuagenaria. Custodiva la droga per conto di altri o era davvero all’oscuro di tutto, così come afferma?

Di certo c’è che lo scabroso ritrovamento effettuato in casa sua, seppur presentato come casuale dai poliziotti, sembra rimandare piuttosto a un’azione mirata, eseguita quasi a colpo sicuro. La perquisizione, dunque, potrebbe rientrare, in un’inchiesta più ampia e dai contenuti ancora top secret. Come a dire: il vero proprietario di quei cinque chili potrebbe essere già noto agli investigatori. Se non in termini di certezza, quantomeno di sospetti.