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08/11/2016 ore 21.19
Cronaca

Delitto Cara, chiesta la condanna dei pentiti Dedato e Amodio

Il sostituto procuratore della Dda di Catanzaro Pierpaolo Bruni ha avanzato la sua richiesta per l’omicidio di Giacomo Cara avvenuto il 3 maggio 1999 a Rende. Condannare i due collaboratori di giustizia Vincenzo Dedato e Francesco Amodio. È questa la richiesta avanzata dal sostituto procuratore della Dda di Catanzaro Pierpaolo Bruni al gup Giovanna Gioia
di Redazione Cosenza Channel

Il sostituto procuratore della Dda di Catanzaro Pierpaolo Bruni ha avanzato la sua richiesta per l’omicidio di Giacomo Cara avvenuto il 3 maggio 1999 a Rende.

Condannare i due collaboratori di giustizia Vincenzo Dedato e Francesco Amodio. È questa la richiesta avanzata dal sostituto procuratore della Dda di Catanzaro Pierpaolo Bruni al gup Giovanna Gioia nel processo con rito abbreviato per l’omicidio di Giacomo Cara avvenuto il 3 maggio 1999 a Rende. In particolare il pm ha chiesto che a Dedato venga inflitta una condanna a 10 anni, una pena di 4 anni è stata invece sollecitata per Amodio. Si tornerà in aula il prossimo 11 aprile per eventuali repliche e sentenza. Secondo gli inquirenti l’omicidio Cara sarebbe stato il primo della guerra di mafia che insanguinò Cosenza e il suo hinterland alla fine degli anni ’90. Il sorvegliato speciale venne assassinato con dieci colpi di pistola la mattina del 3 maggio 1999, nel cantiere di una casa in costruzione, nell’area di Piano Monello.