Delitto di Mongrassano, 16 anni di carcere per Giuseppe Marino: ecco la sentenza
Dopo circa due ore di Camera di Consiglio, il gup del tribunale di Cosenza Piero Santese ha condannato, con il rito abbreviato, a 16 anni di carcere Giuseppe Marino, omicida reo confesso della morte del fratello, investito con la sua macchina nell’estate del 2021. La richiesta della procura di Cosenza era di 20 anni di reclusione. Riconosciuto dunque l’omicidio volontario, mentre la difesa riteneva che il fatto di sangue potesse essere qualificato in omicidio preterintenzionale.
Il gup Santese, inoltre, ha riconosciuto 75mila euro di provvisionale a ciascuna delle parti civili costituite con gli avvocati Guido Siciliano e Mafalda Ferraro, oltre al risarcimento dei danni da liquidarsi in separata sede. I difensori di Marino sono gli avvocati Angelo Pugliese ed Emilio Lirangi, che preannunciano ricorso in appello.
Le perizie eseguite su Giuseppe Marino
Nella perizia firmata dal dottor Stranieri, «non emergono elementi per poter diagnosticare un disturbo psichiatrico nosograficamente definito e tale da giustificare un’infermità mentale di una certa gravità. Marino si mostra consapevole della gravità del fatto compiuto, è rammaricato per quanto successo, evidenziando che quanto è accaduto è anche colpa del fratello Pasquale che sostanzialmente stava rovinando sua figlia».
Il perito aveva aggiunto che «sicuramente l’ambiente familiare con un basso livello culturale e la struttura personologica dell’imputato caratterizzata da uno scarso controllo delle emozioni e la tendenza dell’impulsività, determinano il carattere di Marino, ma non assurgono a grave disturbo di personalità, tali da compromettere la sua capacità di intendere e volere».