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30/08/2023 ore 13.53
Cronaca

Dramma umanitario a Corigliano: la storia di Emil, un barbone affetto da malattia

Un uomo bulgaro di 52 anni vive sotto un albero, da dieci anni in Italia è caduto del tunnel della povertà. Questa mattina trovata una soluzione provvisoria
di Matteo Lauria

Da oltre dieci anni, Emil, un uomo di origini bulgare di 52 anni, vive in Italia e da qualche tempo costretto a dimorare sotto un albero nel centro di Corigliano, una situazione che riflette una crisi umanitaria che non può essere ignorata. Ciò che inizia come una storia di resilienza e sacrificio si evolve rapidamente in una tragedia umana segnata dalla malattia e dall’abbandono. Emil ha lavorato come bracciante agricolo fin dal suo arrivo in Italia una decina d’anni fa.

Questo lavoro gli ha permesso di mantenere le sue due figlie in Bulgaria, consentendo loro di studiare e crearsi un futuro migliore. Tuttavia, la sua vita è stata segnata da una grave malattia, una paresi, che lo ha privato della sua capacità di lavorare e di mantenere se stesso.

Con il reddito che riusciva a guadagnare, Emil ha sostenuto le sue figlie a distanza, ma ora è costretto a vivere una vita di disagio e isolamento. Senza una dimora stabile, ha trovato rifugio sotto un albero nel centro urbano di Corigliano, cercando protezione dalla pioggia e dal sole cocente. Emil non riceve alcun sostegno finanziario e le sue condizioni di salute non migliorano nonostante le numerose visite mediche a cui è stato sottoposto, incluso un intervento chirurgico a Catanzaro.

La sua situazione è ulteriormente complicata dalla sua inabilità a lavorare, poiché la malattia lo ha reso incapace di svolgere attività fisiche. Nei giorni in cui il caldo torrido rende ancor più difficile la sua condizione, Emil è costretto a cercare riparo sotto l’albero che è diventato la sua dimora improvvisata. Anche quando cerca l’elemosina nei pressi di un supermercato, i soldi raccolti servono principalmente per acquistare i farmaci di cui ha bisogno per alleviare il suo dolore e il suo disagio. I servizi sociali hanno in carico il caso da più tempo e, questa mattina, è stata trovata una soluzione tampone presso un b&b della zona che lo ospiterà fino al 7 settembre prossimo.

Della vicenda di Emil si sta occupando l’avvocato Maria Carmela Le Pera, che si è impegnata a cercare una soluzione per migliorare la sua situazione. L’avvocato Le Pera ha contattato ripetutamente i servizi sociali per evidenziare il caso di Emil e ha promesso di intraprendere azioni per garantirgli un alloggio adeguato, specialmente considerando le sue gravi condizioni di salute. L’avvocato Le Pera ha affermato: «Mi farò carico di riscontrare se gli interventi saranno eseguiti».

Mentre la sua storia mette in luce le sfide che molte persone senza dimora affrontano, rappresenta anche un appello per una maggiore sensibilizzazione e intervento da parte delle autorità e della comunità locale. La vicenda di Emil è una testimonianza di quanto sia urgente affrontare la questione dei senza dimora e delle persone in gravi condizioni di salute che lottano per sopravvivere nelle nostre comunità. C’è tuttavia anche un altro risvolto della stessa medaglia: in alcuni casi i servizi sociali trovano forti resistenze perché gli indigenti non vogliono farsi aiutare.