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13/06/2023 ore 21.30
Cronaca

Fallimento "Banca Brutia", 16 imputati accusati di bancarotta fraudolenta

Due posizioni erano state archiviate prima della richiesta di rinvio a giudizio. Tre persone invece hanno scelto la strada del rito abbreviato
di Antonio Alizzi

Tempo di decisioni nel procedimento penale che tratta la presunta bancarotta fraudolenta, relativamente al fallimento della “Banca Brutia“, contestata dalla procura di Cosenza ai 16 imputati comparsi oggi in udienza preliminare davanti al gup del tribunale di Cosenza Claudia Pingitore. In data odierna la procura di Cosenza ha fatto le sue richieste, mentre il collegio difensivo ha evidenziato come non vi siano state responsabilità penali degli imputati in ordine ai reati individuati dal pubblico ministero Margherita Saccà, oggi sostituta dal collega Giuseppe Visconti, tanto da meritare il proscioglimento.

Rispetto alla fase della chiusura delle indagini preliminari, gli imputati che rischiano il processo sono tredici mentre tre persone hanno scelto la strada del rito abbreviato. Parliamo di Alfonso Mario Cosentino, Antonio Intini e Luigi Santo. In questo caso i rispettivi difensori hanno invocato una sentenza assolutoria.

Fallimento “Banca Brutia”, chi sono i 16 imputati in udienza preliminare

“Banca Brutia”, le accuse ai 16 imputati

Secondo la procura di Cosenza, gli imputati «ciascuno nella rispettiva qualità, partecipando all’adozione delle delibere con cui il Consiglio d’amministrazione accordava sistematicamente la concessione di credito nei riguardi dei terzi, in assenza in capo a questi ultimi del merito creditizio, come risultante anche dalla stessa istruttoria interna alla Banca, dunque, in contrasto con gli interessi patrimoniali dell’istituto di credito, e omettendo, una volta elargito il credito, di porre in essere qualsiasi attività di gestione, monitoraggio e recupero della linea di credito deteriorata, dissipavano e, comunque, distraevano il patrimonio di Banca Brutia» per importo che si aggira intorno al milione di euro. Due posizioni erano state archiviate prima della richiesta di rinvio a giudizio (Francesco Cribari e Angela De Marco). Il verdetto è atteso a giorni.