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30/08/2024 ore 15.54
Cronaca

Febbre del Nilo, 90enne deceduto all'ospedale di Paola

L'Asp di Cosenza sta operando approfondite analisi sui volatili per verificare la presenza sul territorio di portatori della malattia
di Salvatore Bruno

Un uomo di novanta anni residente in un comune dell’entroterra della provincia di Cosenza è deceduto all’ospedale di Paola. I sanitari, a seguito di analisi specifiche, avevano diagnosticato una meningo-encefalite causata dalla infezione da virus West Nile, meglio nota come febbre del Nilo. Un caso analogo, per fortuna senza esiti letali, era stato curato con successo nel mese di luglio scorso nel reparto di malattie infettive dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza, diretto da Antonio Mastroianni ed aveva riguardato, anche in quella circostanza, una persona anziana di 85 anni.

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Un terzo caso noto era stato isolato alla fine dell’estate dello scorso anno in un cinquantenne che purtroppo, dopo un breve ricovero in rianimazione all’Annunziata, aveva perso la vita. Il dipartimento di Igiene e Prevenzione dell’Asp è da tempo impegnato in una assidua sorveglianza dell’intero territorio provinciale ed in azioni di disinfestazione per contenere la diffusione delle zanzare. L’insetto è il veicolo dell’infezione che viene trasmessa nel sangue umano appunto attraverso la loro puntura. I veri serbatoi del virus però sono gli uccelli. Per questo l’Asp sta operando approfondite analisi sui volatili per verificare la presenza sul territorio di portatori della malattia.

Il periodo di incubazione della febbre del Nilo, informa l’Istituto Superiore di Sanità, dal momento della puntura della zanzara infetta varia fra 2 e 14 giorni, ma può essere anche di 21 giorni nei soggetti con deficit a carico del sistema immunitario. La maggior parte delle persone infette non mostra alcun sintomo. Fra i casi sintomatici, circa il 20% presenta sintomi leggeri: febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati, sfoghi cutanei. Questi sintomi possono durare pochi giorni, in rari casi qualche settimana, e possono variare molto a seconda dell’età della persona. Nei bambini è più frequente una febbre leggera, nei giovani la sintomatologia è caratterizzata da febbre mediamente alta, arrossamento degli occhi, mal di testa e dolori muscolari.

Negli anziani e nelle persone debilitate, invece, la sintomatologia può essere più grave. I sintomi più gravi si presentano in media in meno dell’1% delle persone infette (1 persona su 150), e comprendono febbre alta, forti mal di testa, debolezza muscolare, disorientamento, tremori, disturbi alla vista, torpore, convulsioni, fino alla paralisi e al coma. Alcuni effetti neurologici possono essere permanenti. Nei casi più gravi (circa 1 su mille) il virus può causare un’encefalite letale.