‘Ndrangheta a Cosenza, Franco Perna ai domiciliari dopo 31 anni di carcere
Lo storico boss di Cosenza è stato scarcerato per gravi motivi di salute. Il provvedimento è definitivo. In passato era stato condannato all’ergastolo per gli omicidi di Armando Bevacqua (“Garden”) e Sergio Cosmai (“Missing”)
Franco Perna, storico boss di ’ndrangheta, lascia il carcere e passa ai domiciliari. Lo ha deciso il Tribunale di Sorveglianza. Le motivazioni riguardano le gravi condizioni di salute, progressivamente peggiorate negli anni. Il provvedimento, fa sapere l’avvocato Cristian Bilotta, è definitivo.
Chi è Franco Perna
Perna non è un mafioso qualunque. Fu tra i protagonisti della prima guerra di mafia a Cosenza, che provocò centinaia di morti. Al vertice della cosca “Perna-Pranno”, era rinchiuso dal 1994. Nel 2009 gli venne revocato anche il 41 bis, il regime di carcere duro. Proprio in quegli anni scattò l’operazione Missing, conclusa con la sua condanna all’ergastolo per l’omicidio di Sergio Cosmai, allora direttore del carcere di Cosenza. Gli investigatori ritennero Perna il mandante, una tesi poi confermata nel processo.
In precedenza, con l’operazione Garden — primo maxi procedimento contro la ’ndrangheta cosentina — aveva già ricevuto un “fine pena mai” per l’omicidio di Armando Bevacqua.
Boss di spessore, temuto e rispettato negli ambienti criminali, Perna ha scritto alcune delle pagine più buie della storia di Cosenza. Oggi, però, le sue condizioni di salute non gli consentivano più la permanenza in carcere. Dopo un lungo carteggio, la difesa ha ottenuto il differimento della pena.