Sezioni
11/07/2022 ore 14.04
Cronaca

Giornalismo in lutto, un male fulminante si porta via Amedeo Ricucci

Il cronista, la cui carriera è costellata di successi e premi, avrebbe compiuto 64 anni tra pochi giorni
di Redazione

È morto nella sua Cetraro il giornalista Amedeo Ricucci. Avrebbe compiuto 64 anni il prossimo 31 luglio. Un brutto male lo ha portato via in pochissimo tempo.

Inviato al fronte

È entrato in Rai nel 1993. Da lì è diventato l’inviato di punta in ogni conflitto armato in medio-oriente della tv nazionale. Nel corso della sua carriera da invitato speciale è stato nelle guerre scoppiate in Algeria, Somalia, Bosnia, Ruanda, Liberia, Kosovo, Afghanistan, Libano, Iran, Iraq Palestina, Tunisia, Libia e Siria. Il giornalista cetrarese era in compagni della giornalista Italia Alpi, quando nel 1994 fu uccisa in Somalia. Firmava pezzi d’apertura per trasmissioni come: Professione Reporter, Mixer, TG1 e La Storia siamo noi. Poi dal 2013 è entrato a far parte di “Speciale Tg1”.

Rapimento in Siria

Il 3 aprile del 2013 è stato rapito insieme ad altri 4 colleghi in Siria. Fu liberato soltanto 11 giorni dopo. Gli autori del sequestro furono un gruppo di ribelli siriani. Sulla vicenda si è sempre mantenuto il silenzio stampa. Al suo ritorno in Italia fu accolto a Cetraro, il 22 aprile, da una grande festa nella sala consiliare. Il ricordo dell’ex sindaco Aieta: «La prematura dipartita di Amedeo Ricucci è una brutta notizia per la nostra città ma anche per il giornalismo intero, quello fatto di coraggio, scarponi, telecamera e taccuino. Sempre alla ricerca della verità, spesso a rischio e pericolo della propria vita. Come quei terribili momenti del suo rapimento in Siria. E poi la liberazione e il suo ritorno a casa accolto dalla città con tutti gli onori».

Riconoscimenti e premi

Nel corso della sua carriera, Ricucci ha ricevuto decine di premi e riconoscimenti. Tra i quali, i più importanti: l Premio Javier Valdez (2020), il Premio Speciale della Giura al REligion Today Film Festival (2020), il Premio Carlo Azeglio Ciampi “La Schiena dritta” (2019), il Premio Acqui Storia (2019) per La storia in TV, il Premio “L’Anello Debole” al Capodarco l’Altro Festival 2018, il Premio Miglior Documentario al Video Festival Imperia 2018, il Premio “Il Coraggio delle Immagini” al Festival Le Voci dell’Inchiesta 2018, il Montecarlo Television Festival (2016), il Festival del cinema di Salerno (2000 e 2010), il Premio Ilaria Alpi (2001), il Premio Internacionale de la Convencion (Cuba, 2015), il Tv Festival di Bar, Montenegro, (2010), il Premio Giornalisti del Mediterraneo[7](2012 e 2015), il Premio “La Matita Rossa e Blu” (Fondazione Falcomatà, 2013).