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08/10/2024 ore 23.29
Cronaca

«I Nirta puntano a San Siro, ma Bellocco chiude le porte», il messaggio all’emissario dei clan di San Luca

Ad aprile 2024, il rampollo del clan respinge l'offerta di Giuseppe Calabrò, legato alle cosche della Jonica, e gli suggerisce di mirare alla curva del Milan: «Che vadano altrove…»
di Pablo Petrasso

«Compare Pino, fanno tutti a gara, tutti appoggiati ai Nirta, che gli sembra…». Nel mese di aprile 2024 Antonio Bellocco ha già messo un piede e mezzo nella curva Nord dell’Inter. Anzi, per i pm della Dda di Milano avrebbe «già assunto una funzione direttiva» nel mondo degli ultrà nerazzurri. In quel momento, il rampollo del clan di Rosarno ha bisogno di mostrarsi inflessibile: non può cedere rispetto alle altre forze criminali che vorrebbero mettere le mani su una fetta dei business legati a San Siro.

Assieme a Pino Caminiti, uomo legato sia alle cosche della Piana di Gioia Tauro (per parte di zio) che alle ’ndrine aspromontane (per la vicinanza da Pino Calabrò u Dutturicchiu), Bellocco ragiona su quanto le cose facili, come entrare negli affari della curva, siano difficili. «Vadano a rompersi il c… da un’altra parte Pino mio – sbotta Totò u Nanu – tutti quanti devono andare a fare sto lavoro, non ci rompono le palle ai cristiani».

È la prima volta in cui il giovane “capo” della curva cita esplicitamente il clan di San Luca. Non a caso il riferimento arriva dopo un incontro con Calabrò, che di parentele nella Jonica ne ha a bizzeffe. (Leggi l’articolo completo su Lacnews24.it)