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05/09/2022 ore 09.37
Cronaca

Il Psi di Cosenza: «Calabria senza garante dei diritti dei detenuti, è inaccettabile»

I consiglieri comunali: «Forse le condizioni delle carceri non sono di interesse primario o peggio ancora è argomento impopolare»
di Redazione

«La Calabria è l’unica regione d’Italia che ancora non ha eletto il Garante dei detenuti. Sono mesi che anche l’osservatorio carcere pone la questione senza esito e in questi giorni è intervenuto addirittura il Garante della Regione Campania per evidenziare la triste anomalia». Lo affermano in una nota i consiglieri comunali di Cosenza in quota Psi, Chiara Penna, Antonello Costanzo, Antonio Andrea Golluscio e Raffaele Fuorivia.

«A fronte dei disordini avvenuti nel carcere di Vibo a seguito dell’ultima operazione della DDA di Catanzaro, è emerso in tutta la sua tragicità come i detenuti nelle carceri calabresi siano completamente dimenticati da chi guida la nostra regione. Il Garante regionale è un figura indispensabile perché è un’Autorità di garanzia indipendente con il compito di vigilare sul rispetto dei diritti delle persone private della libertà e non c’è scusa che tenga alla sua mancata nomina, visto che il mandato del Dott. Siviglia si è concluso a novembre 2021, dunque un anno fa» prosegue la nota.

«Forse le condizioni delle carceri non sono di interesse primario o peggio ancora è argomento impopolare. Eppure tutela della legalità nel nostro territorio vuol dire anche (e soprattutto) rispetto delle norme che regolano il processo penale, della funzione delle parti processuali, della difesa, della presunzione di innocenza e del diritto di ogni detenuto di vivere in condizioni umane che gli consentano di essere reinserito. Senza contare che i nostri istituti accolgono centinaia di imputati in attesa di giudizio e che proprio l’ultima operazione ha colto le strutture impreparate, visto che si é arrivanti a stipare fino a 12 persone in una cella» affermano i consiglieri comunali.

«Ci auguriamo, dunque, che non solo vengano immediatamente adottate tutte le misure volte a ristabilire la serenità nel carcere di Vibo Valentia, ma che soprattutto la Regione si decida a garantire ai detenuti un organo di garanzia, che si occupi delle loro problematiche quotidiane e si coordini in tal senso con il Garante Nazione e il DAP. Ricordiamo al Presidente Occhiuto che il grado di civiltà di un Paese si misura osservando le condizioni delle proprie carceri».