Il sindacato denuncia: «A Rende azienda querela lavoratori in sciopero»
Il segretario generale della Slc Cgil Calabria, Daniele Carchidi, spiega: «La protesta, molto partecipata, deriva dal mancato pagamento delle mensilità di ottobre e novembre».
«Accade in questa terra che le aziende in difficoltà non paghino gli stipendi nei tempi dovuti e, ogni tanto, capita anche che i lavoratori manifestino la loro rabbia. Quello che capita, e non dovrebbe però, è che un’azienda quereli i lavoratori che manifestano un loro legittimo disagio. Fossero due, tre, quattro o tutti i Natali che i lavoratori hanno avuto il pagamento in ritardo delle spettanze, poco cambia». A rendere noto l’accaduto è il segretario generale della Slc Cgil Calabria, Daniele Carchidi.
L’episodio, spiega Carchidi, si è verificato alla Yope, azienda operante a Rende nel settore call center, «dove le organizzazioni sindacali – continua – il 27 dicembre scorso hanno indetto uno sciopero ad oltranza per il mancato pagamento di ottobre e novembre, più altri elementi retributivi previsti dal Ccnl non pagati negli anni precedenti. Uno sciopero partecipatissimo che ha visto la totalità dei lavoratori aderire alla protesta. A oggi l’azienda che nell’addossare la responsabilità dei mancati pagamenti a tutti, tranne che a se stessa, in un comunicato a un’emittente televisiva aveva annunciato il pagamento delle spettanze entro fine 2016, ha però smentito se stessa. Infatti le spettanze mancanti non sono state saldate».
«Ora – dice ancora Carchidi – che farà l’azienda querelerà se stessa per diffamazione? E invece no ha pensato bene di denunciare alcuni lavoratori. Ancora non conosciamole motivazioni, ma sappiamo che alcuni lavoratori hanno ricevuto notifica dell’avvio di indagini su denuncia presentata dall’amministratore unico dell’azienda».