In pieno agosto ancora chiusi i campetti di Camigliatello, la rabbia dei turisti
La cosa doveva essere sbrigata in poco tempo, invece siamo al 10 agosto e gli amanti delle racchette sono costretti a rimettere tutto nella fodera e ridiscendere per il declivio del Tasso, a Camigliatello, per mangiarsi un panino in piazza (scansando il trenino rosso con i Kolors a rotazione). Di attrazioni la piccola località montana, amata per il clima e per il suo aspetto un po’ retro, ne ha poche. Una di queste era rappresentata dai campetti da tennis di proprietà dell’Arsac, che anche se quasi a mezzo servizio (alle 4 e mezza del pomeriggio si chiudeva in modo tassativo) il loro lo facevano.
Già dalla scorsa primavera, gli sportivi che speravano di fare due tiri sotto il sole tiepido di aprile, erano rimasti delusi. I campetti erano chiusi, in attesa della pubblicazione di un bando che avrebbe dovuto assegnarne la gestione a una ditta privata. L’erba ha cominciato a crescere alta, prima verde, poi seccata dal solleone di luglio che ha portato, anche in Sila, le temperature oltre i livelli di guardia. Le settimane sono trascorse in attesa che qualcosa accadesse. Il 14 luglio sono state aperte non le porte ma le buste (forse un po’ in ritardo visto che la stagione estiva era già bella che cominciata) con la determinazione dei vincitori.
Da quel momento c’è chi giurava che la cosa era fatta e gli amanti del dritto e rovescio non avrebbero dovuto attendere oltre. E invece qualcosa pare sia andato storto perché i lucchetti sono ancora ben saldati alle giunture della cancellata. Due giorni fa, gli operai Arsac hanno recintato col nastro rosso e bianco i campetti, dando una sforbiciata all’erba incolta, ma la cosa è finita lì. Intanto siamo praticamente a ridosso di Ferragosto ma per fare due tiri, forse toccherà aspettare l’anno prossimo.