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24/08/2021 ore 20.55
Cronaca

Incendio a Longobucco spento dopo oltre una settimana: ecco i dettagli

C’è voluta più di una settimana per spegnere l’incendio sviluppatosi in località Pomiero, situato nel comune di Longobucco, nel cuore della Sila cosentina. Il rogo si era esteso anche alla vicina zona di Macchia della Giumenta, lambendo l’omonima Riserva Biogenetica e che ha percorso il Parco della Sila. Per averne ragione – hanno reso noto
di Domenico Ritorto

C’è voluta più di una settimana per spegnere l’incendio sviluppatosi in località Pomiero, situato nel comune di Longobucco, nel cuore della Sila cosentina. Il rogo si era esteso anche alla vicina zona di Macchia della Giumenta, lambendo l’omonima Riserva Biogenetica e che ha percorso il Parco della Sila. Per averne ragione – hanno reso noto i carabinieri del Reparto P.N. Sila del Raggruppamento Parchi – è stato necessario impegnare per circa 7 giorni 6 Dos (direttore delle operazioni di spegnimento) di Calabria Verde, 8 squadre Aib, tra autobotti moduli antincendio, un’autobotte del Reparto CC Biodiversità di Cosenza, nonché 3 canadair e un elicottero Regionale, oltre alla colonna mobile dei volontari del Corpo Aib del Piemonte utilizzati per la bonifica che in un territorio orograficamente complicato, come quello di Longobucco, è più difficile da realizzare che lo stesso spegnimento. Per il ten. col. Angelo Roseti, comandante del Reparto Carabinieri P.N. Sila, la chiave di volta è stata la collaborazione instaurata tra tutte le squadre intervenute e i Carabinieri Forestali Parco del Reparto Sila in servizio alle stazioni di Cava di Melis, Longobucco e Mezzocampo, Savelli (Crotone), deputati alla ricerca degli incendiari, ma che all’interno dei Parchi collaborano, nelle prime fasi dell’incendio, con l’organizzazione di spegnimento. La prima fase è durata tre giorni, nella quale l’intervento ha subìto rallentamenti dovuti a concomitanti devastanti incendi della provincia di Reggio Calabria, che hanno drenato molte delle risorse aeree e di terra.

Dopo, è scritto in un comunicato stampa, “è stato deciso di intervenire mettendo a fattor comune: l’esperienza e le competenze dei Carabinieri Forestali; la ferrea volontà e la preparazione teorica, nelle operazioni di bonifica, dei volontari del Corpo Aib del Piemonte; l’esigenza di confronto dei Dos di Calabria Verde con chi il territorio lo percorre tutto l’anno; la disponibilità di prolungamento degli orari fin dalle 6 e oltre le 22.00 di chi interveniva; lo stretto e serrato dialogo con Centrale operativa provinciale Aib di Cosenza, con la Sala operativa permanente unificata di Germaneto di Catanzaro, in raccordo con il Centro di Coordinamento Aereo Unificato di Roma”.

Redazione