Inchiesta "Malarintha", la Cassazione dice no al ricorso contro Artese
Dichiarato inammissibile il ricorso della procura di Cosenza nei confronti dell’ex vice sindaco del comune di Rende Annamaria Artese, indagata nel procedimento penale “Malarintha“, l’inchiesta contro la presunta “malagestione” dell’ente precedentemente guidato dall’ex sindaco Marcello Manna.
La Cassazione ha detto no al reclamo presentato dall’ufficio di procura cosentino avverso il provvedimento cautelare emesso dal Riesame di Catanzaro, nel corso del quale i giudici avevano escluso la gravità indiziaria circa l’affidamento in gestione del “Centro diurno per minori” situato a Rende.
Dalle conversazioni intercettate sarebbe emerso che Annamaria Artese, in concorso con altri, aveva fatto in modo che fosse indetta una nuova gara d’appalto per l’affidamento del servizio di cui sopra, caratterizzata da un bando contenente i requisiti perfettamente corrispondenti a quelli in possesso della cooperativa “Il Melograno“, che si voleva favorire, e che era poi risultata effettivamente unica partecipante e aggiudicataria del servizio. Il Riesame, invece, ha escluso condotte delittuose nel caso in esame.