Incidente mortale, Francavilla piange la giovane Marcella Risoli
La voce di Vanni Caragnano, presidente del Comitato Strade Sicure di Mottola, rimbomba con fermezza dopo l’ennesima tragedia sulla statale 100, una vicenda che colpisce anche Marcella Risoli, una giovane donna di Francavilla Marittima, di soli 26 anni. Tre vite spezzate e altre tre persone ferite in un violento scontro tra due automobili, avvenuto ieri pomeriggio proprio nei pressi della sua cittadina. Le giovani vittime indossavano ancora i costumi con i quali erano andati ad un raduno Cosplay e viaggiavano a bordo della Peugeot che si è scontrata con una Bmw.
La comunità di Francavilla Marittima è attonita e carica di commozione. La notizia della scomparsa della giovane Marcella Risoli, 26 anni, è giunta in serata nel piccolo borgo arroccato sulle pendici del massiccio del Pollino, a scuotere la tranquillità della domenica. La donna è una delle tre vittime calabresi del tragico incidente stradale di Mottola, nel tarantino, lungo la Statale 100. Uno scontro frontale con un altro veicolo che non ha lasciato scampo a Marcella, giovane madre di una bimba di sei anni. Secondo quanto si è appreso, insieme ad Antonio Panzitta, 31 anni di Joppolo, e a Silvia Scardamaglia, 24 anni di Vibo Valentia, stava rientrando da un raduno di cosplay, forse dallo Zoosafari di Fasano dove nel fine settimana si è svolto l’evento fiera Zoocomix. I tre indossavano ancora i costumi.
Nell’immediatezza dell’impatto i soccorsi sono stati allertati da un altro calabrese, noto alle cronache locali. Si tratta di Giovanni Manoccio, per lungo tempo sindaco di Acquaformosa, consulente del presidente della Regione Mario Oliverio per le politiche dell’accoglienza, che il nostro network aveva recentemente incontrato nell’ambito delle attività svolte da presidente dell’Associazione don Vincenzo Matrangolo, per l’integrazione dei migranti. «Con mia moglie stavo rientrando a casa da Bari dove sabato sera, al Teatro Piccinni, avevamo partecipato alla proiezione di Kalavria di Cristina Mantis, nell’ambito della rassegna BiFest – racconta – Siamo transitati sul luogo della disgrazia pochi secondi dopo la collisione. In un primo momento abbiamo visto sollevarsi una colonna di fumo, poi davanti ai nostri occhi si è presentata una scena straziante. Subito abbiamo chiamato il 112 e il 118 e cercato di prestare la prima assistenza. Purtroppo abbiamo subito constatato che per i giovani a bordo della Peugeot non c’era più nulla da fare».