Lauretta Mellone ottiene l'annullamento con rinvio: il giudizio cautelare è da rifare
La sesta sezione penale della Suprema Corte di Cassazione ha annullato con rinvio l’ordinanza cautelare di Lauretta Mellone, moglie di Massimo D’Ambrosio, presunto esponente del clan “D’Ambrosio” di Rende. La donna, difesa dagli avvocati Amelia Ferrari e Sabrina Mannarino, è accusata di esercizio abusivo del credito, reato aggravato dal metodo mafioso.

Le due penaliste avevano chiesto l’annullamento del provvedimento del tribunale del Riesame di Catanzaro che a sua volta aveva confermato l’originaria ordinanza del gip distrettuale Alfredo Ferraro. Nel corso dell’udienza in Cassazione, anche il procuratore generale aveva chiesto l’annullamento sull’aggravante del metodo mafioso. Servirà dunque un nuovo giudizio davanti al Riesame di Catanzaro per comprendere meglio la posizione di Lauretta Mellone sottoposta oggi all’obbligo di dimora nel comune di residenza.