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20/12/2023 ore 07.45
Cronaca

Lavori sull'A2 del Mediterraneo, nessuna frode: imputati prosciolti

Al centro dell'inchiesta il manto autostradale tra gli svincoli di Cosenza Sud e Altilia-Grimaldi. Bocciata la richiesta di rinvio a giudizio
di Antonio Alizzi

Il gup del tribunale di Cosenza Piero Santese ha emesso una sentenza di non doversi procedere per gli imputati coinvolti nell’inchiesta della procura sulla presunta frode nei lavori sull’A2 del Mediterraneo, tra gli svincoli di Cosenza Sud e Altilia-Grimaldi.

L’ipotesi accusatoria, alla luce della richiesta di rinvio a giudizio formulata dalla pubblica accusa, non sussiste per i direttori tecnici Guido Guigli e Francesco Guigli, della società “Stradedil srl“, impresa mandataria-capogruppo; Gianluca Fiore, procuratore dell’Ati Stradedl srl – Crovetti Dante Srl; Luigi Mupo, responsabile Area Compartimentale e Rup dal 31 ottobre 2018; Massimo Mastroianni, direttore dei lavori; Venturino Veltri, coordinatore in fase di progettazione e di coordinatore in fase di esecuzione; Alessandro Perri, titolare dell’impresa esecutrice. Veltri tuttavia è stato punito con una contravvenzione per un reato minore.

Lavori sull’A2 del Mediterraneo tra Cosenza Sud e Altilia-Grimaldi, le accuse e le difese

L’impostazione iniziale della procura di Cosenza prevedeva l’assunto secondo cui i lavori di «manutenzione straordinaria» tra Cosenza Sud e Altilia non sarebbero stati svolti a regola d’arte, generando un pericolo per gli utenti automobilistici. Tra le varie accuse, oltre a quella di frode, c’era da considerare anche quella, vista la consulenza tecnica, della pericolosità del tratto “curvo destrorso“, relativo a un tratto di strada primo nei pressi di Rogliano, dove erano avvenuti diversi sinistri stradali, di cui uno mortale.

Nel caso del sinistro che causò il decesso di un uomo, le difese, in particolare l’avvocato Guido Siciliano, hanno sostenuto che la vittima era sotto affetto di sostanze stupefacenti ma non solo. le ruote in dotazione erano del 2005 ed erano lisce per come riferito anche dalla Guardia di Finanza, evidenziando anche che la velocità dell’auto non erano idonea per percorrere quel tratto autostradale. Nel collegio difensivo figurano gli avvocati Franco Locco, Guido Siciliano, Giovanni Spataro, Domenico De Rosa e Amedeo Strano.