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16/08/2024 ore 21.00
Cronaca

Le gravi condizioni di salute di Francesco Mario in carcere: richiesto trasferimento urgente

La difesa che assiste il recluso cosentino evidenzia la necessita di cure mediche urgenti. Serve lo spostamento in una struttura sanitaria adeguata
di Redazione

Francesco Mario, 45enne originario di Cosenza, si trova attualmente nella Casa circondariale di Catanzaro dopo una serie di trasferimenti tra diverse strutture penitenziarie. Le autorità hanno disposto questi spostamenti a causa delle sue gravi condizioni di salute, che richiedono cure mediche specialistiche. Nonostante ciò, la situazione è peggiorata, e il detenuto non riceverebbe, secondo la difesa del recluso cosentino, le attenzioni sanitarie necessarie.

Spostamenti vari

Il percorso di Francesco Mario attraverso il sistema penitenziario italiano è stato tortuoso. Il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (DAP) ha trasferito il detenuto da Catanzaro a Modena e successivamente a Parma, ma infine lo ha riportato a Catanzaro a causa dell’indisponibilità delle strutture di Parma a gestire il suo caso. A Catanzaro, Francesco Mario non otterrebbe le cure adeguate per le sue gravi patologie.

Le condizioni cliniche di Francesco Mario

Il 45enne ha subito l’amputazione dell’arto inferiore sinistro, soffre di una gravissima ipofunzione dell’arto superiore sinistro, ha psoriasi avanzata e una serie di altre complicazioni, tra cui obesità. Le relazioni delle aree sanitarie degli istituti penitenziari che lo hanno ospitato evidenziano la necessità di cure costanti e adeguate. Tuttavia, il carcere di Catanzaro non sarebbe in grado di offrirgli tali cure, né di garantire la continuità delle prestazioni fisioterapiche essenziali.

La decisione del tribunale di Sorveglianza

Il Tribunale di Sorveglianza ha recentemente disposto l’iscrizione d’ufficio della procedura ex art. 11 ord. pen. per Francesco Mario, chiedendo alla direzione sanitaria del carcere di individuare una struttura idonea per l’intervento di protesizzazione dell’arto amputato e per la terapia riabilitativa successiva. Nonostante queste disposizioni, la Direzione sanitaria non ha ancora preso provvedimenti. Anzi, Francesco Mario è stato trasferito dalla sezione SAI, dove riceveva alcune terapie, a una sezione comune, interrompendo così il suo percorso riabilitativo.

Cosa chiede la difesa di Francesco Mario

La difesa di Francesco Mario, attraverso il suo legale, ha richiesto un trasferimento in una struttura sanitaria esterna adeguata, per il tempo necessario alla preparazione anatomica del moncone dell’arto e ai cicli di terapia intensiva successivi. Il legale ha fornito un elenco di centri medici pronti ad accoglierlo, ma le autorità non hanno ancora risposto.

La preoccupazione per la salute di Mario Francesco cresce ogni giorno. Le sue condizioni peggiorano, con l’apparizione di ulcere sul moncone e una flebite non curata che sta ulteriormente compromettendo l’uso già limitato degli arti. «Questo trattamento disumano viola il principio costituzionale di umanità della pena, avvicinandosi pericolosamente a quei trattamenti contrari al senso d’umanità” vietati dalla nostra Costituzione», afferma la difesa. Francesco Mario si trova in carcere per l’omicidio di Liberata Martire, uccisa a colpi di fucile il 30 gennaio del 2007.