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13/05/2021 ore 10.12
Cronaca

Malaffare nel Tirreno Cosentino, 11 misure cautelari: coinvolti sindaci, funzionari e imprenditori | I NOMI DEGLI INDAGATI

Eseguite 11 misure cautelari nell'Alto Tirreno cosentino nell'ambito di un'inchiesta condotta dalla procura di Paola: ecco tutte le accuse.
di Redazione Attualità

Nella mattinata odierna, i Finanzieri della Tenenza di Scalea hanno dato esecuzione adun’Ordinanza applicativa di misure cautelari personali concernente gli arresti domiciliari nei confronti del sindaco di Praia a Mare, Antonio Praticò, e di un Dirigente dell’Ufficio Tecnico di un Comune dell’Alto Tirreno, la misura interdittiva della sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio per 12 mesi, nei confronti del Dirigente dell’ufficio amministrativo del medesimo Comune, nonché la misura interdittiva del divieto temporaneo a contrarre con la P.A. per mesi 12, nei confronti di 8 imprenditori (tra cui un ex sindaco di un altro Comune dell’AltoTirreno), a vario titolo accusati dei reati di turbata libertà degli incanti, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, rivelazione di segreto d’ufficio e falso ideologico in atto pubblico. Le misure cautelari sono state disposte dal G.I.P. del Tribunale di Paola, Rosamaria Mesiti, nell’ambito delle indagini dirette dal Procuratore della Repubblica di Paola, Pierpaolo Bruni.Sono state eseguite perquisizioni sia in varie zone della Calabria sia in Campania.

L’attività investigativa condotta dalle Fiamme Gialle ha permesso di accertare, attraverso attività di captazione telefonica ed ambientale e l’analisi della documentazione acquisita, plurime condotte collusive – poste in essere dai pubblici funzionari indagati, di volta in volta in concorso con diversi imprenditori e professionisti economici interessati ad ottenere la aggiudicazione di contratti di appalto – così determinando il turbamento di numerose gare ad evidenza pubblica, ovvero il turbamento del procedimento amministrativo diretto a stabilire il contenuto del bando o di altro atto equipollente e condizionando le modalità di scelta del contraente.

Più segnatamente, le condotte turbative hanno riguardato, a vario titolo, 9 procedure di gara, relative al periodo 2019/2021, e sono consistite in collusioni, con la reiterazione di similare modus operandi, atte a determinare il contenuto del bando di gara, prima ancora della sua pubblicazione, con il futuro aggiudicatario compiacente, oppure, nell’ambito diprocedure di gara negoziate, attraverso condotte manipolatorie, chiedendo al futuro aggiudicatario i nominativi di altri professionisti compiacenti da invitare alla gara.

In particolare: