"Malarintha", processo all'ex assessore Munno: perizia sulle intercettazioni
È ripreso oggi il processo “Malarintha“, l’inchiesta della procura di Cosenza contro gli amministratori e dirigenti del comune di Rende che, secondo l’accusa, avrebbero agevolato un gruppo di imprenditori.
L’unico imputato in ordinario, fino a questo momento, è l’ex assessore comunale Pino Munno, accusato (tra le altre cose) di aver fatto riparare la stampante della caserma dei carabinieri forestale di San Pietro in Guarano con i fondi della Rende Servizi e di aver favorito se stesso per la realizzazione di un canile/cimitero sempre nel comune della Presila cosentina.
Davanti al tribunale collegiale di Cosenza, presieduto dal presidente Francesco Luigi Branda, la procura di Cosenza ha chiesto di disporre la perizia sulle intercettazioni, mentre la difesa di Munno, assistito dall’avvocato Gianluca Garritano, ha sollevato una questione preliminare sui decreti autorizzativi ritenendoli illegittimi.
Il tribunale ha rigettato, affidando l’incarico di trascrivere tutto al perito Nicola Zengaro che verrà sentito nella prossima udienza insieme al maresciallo De Luca della Compagnia dei carabinieri di Rende.