Sezioni
24/11/2025 ore 19.25
Cronaca

Evasione fiscale, ribaltata in appello la sentenza su Morcavallo

La Corte, presieduta dal presidente Giglio, ha riformato il giudizio contro l’avvocato amministrativista, condannandolo a due anni e sei mesi di reclusione

di Antonio Alizzi

La terza sezione penale della Corte d’Appello di Catanzaro, presieduta dal giudice Antonio Giglio (a latere il consigliere Carlo Fontanazza e il consigliere relatore Barbara Saccà), ha riformato la sentenza di primo grado del Tribunale di Cosenza, condannando a due anni e sei mesi di reclusione l’avvocato amministrativista Oreste Morcavallo, all’epoca dei fatti presidente del Coa (Consiglio dell’Ordine degli avvocati) di Cosenza, accusato nel 2015 dalla Procura bruzia di aver frodato il fisco.

In primo grado il noto legale, tra i più esperti in diritto amministrativo, era stato assolto insieme alla moglie, Rosella Boccassile (sentenza non impugnata). In quella sede il giudice Francesca Familiari aveva accolto la linea difensiva, respingendo le contestazioni formulate dal pubblico ministero Marialuigia D’Andrea, che in requisitoria aveva chiesto una condanna a tre anni di reclusione. La Procura di Cosenza aveva però impugnato la decisione, proponendo ricorso.

Nel giudizio d’appello la pubblica accusa era rappresentata dal sostituto procuratore generale Alba Sammartino. Secondo la tesi accusatoria, l’imputato avrebbe eluso il fisco omettendo di versare allo Stato una somma inferiore ai tre milioni di euro. A suo tempo, i magistrati inquirenti ritenevano anche di aver accertato che i compensi percepiti dallo studio legale per gli incarichi – dall’Arssa Cosenza all’Asp di Cosenza, passando per Regione Calabria, aziende private, enti locali e strutture sanitarie – sarebbero confluiti su un conto corrente diverso da quello intestato allo studio. Ora la decisione finale spetterà alla Corte di Cassazione.