Montalto Uffugo, nuovi accertamenti sulla morte di Ettore Giordano
Il consulente Luca Chianelli incaricato dal pm D’Andrea. La famiglia del 42enne contesta l’ipotesi di suicidio e parla di omicidio volontario
La procura di Cosenza ha affidato al consulente Luca Chianelli gli accertamenti tecnici richiesti dal pubblico ministero Marialuigia D’Andrea e autorizzati dal Gip Letizia Benigno nell’ambito dell’indagine sulla morte di Ettore Giordano, il 42enne trovato senza vita il 9 giugno 2022 a Montalto Uffugo. Quel giorno l’uomo era stato rinvenuto impiccato con una prolunga elettrica fissata a un oblò dell’abitazione della compagna. Il consulente, secondo quanto si apprende, è ritornato sul luogo della tragedia per effettuare rilievi specifici.
Inizialmente archiviato come suicidio, il caso era stato riaperto su richiesta dei genitori della vittima, che hanno sempre contestato questa ipotesi e hanno affidato le indagini difensive agli avvocati Emilio Greco e Guido Siciliano, insieme ai colleghi Franceschina Bufano, Mafalda Ferraro ed Edoardo Greco. La querela depositata dalla famiglia ipotizza il reato di omicidio volontario, sulla base di alcuni elementi: l’assenza di strumenti per raggiungere la finestra da cui sarebbe stata appesa la prolunga, presunte lesioni traumatiche sul corpo incompatibili con il suicidio e il ritardo nell’allerta dei soccorsi da parte della convivente.
Oltre a Chianelli, sono stati nominati i medici legali Berardo Cavalcanti e Vannio Vercillo, incaricati di verificare la compatibilità della dinamica della morte con le circostanze accertate.
In una nota, l’ex convivente Fabrizia Dragone ha precisato la propria posizione rispetto alle ricostruzioni giornalistiche: «L’Ufficio di Procura di Cosenza ha riconosciuto il mio stato di persona offesa del reato. Parteciperò agli accertamenti tecnici per contribuire alla verifica dei fatti, nel rispetto della verità e della memoria di Ettore».