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21/09/2025 ore 10.17
Cronaca

Morte di Guglielmo Gualtieri, una città sotto shock. Parte l’indagine della procura di Cosenza

Il decesso del 40enne in una clinica privata cosentina finisce nel mirino dell’autorità giudiziaria dopo l’esposto presentato dalla famiglia

di Redazione

Dolore e sgomento per la morte di Guglielmo Gualtieri, il ragazzo di Cosenza deceduto venerdì mattina in una clinica privata della città, situata nei pressi dello svincolo autostradale di Cosenza. La vittima era ricoverata nella struttura per un intervento chirurgico di colecistectomia, un’operazione ormai di routine eseguita in laparoscopia. L’asportazione della cistifellea rappresentava, secondo quanto si apprende, l’unica complicazione di tipo clinico di Guglielmo Gualtieri, un giovane in buona salute che fino a questo periodo non aveva mai avuto problemi. Così lo descrivono i suoi amici, tutti sotto shock per la prematura scomparsa di un ragazzo molto conosciuto in città. L’amore per la famiglia, la passione per il calcio, in particolare per il Cosenza, e numerosi altri hobby ne definivano la quotidianità.

Tutti si chiedono cosa sia accaduto in sala operatoria prima dell’inizio dell’intervento. Le prime informazioni raccolte facevano riferimento alla somministrazione nei giorni precedenti di un farmaco, ma in seguito l’attenzione si è concentrata sull’anestesia propedeutica all’operazione chirurgica. Cos’è accaduto in quei minuti? Tra le prime ipotesi, una reazione avversa ai farmaci che il personale sanitario non sarebbe stato in grado di gestire.

In un post su Facebook, il gruppo “Fem.in cosentine in lotta” chiede verità e giustizia per Guglielmo Gualtieri: «Non vogliamo arrivare a conclusioni affrettate, ma morire così nel 2025 ci sembra davvero inaccettabile. La vicenda che ha portato alla morte di Guglielmo Gualtieri, 40 anni, nostro conosciuto e amato concittadino, non è soltanto tragica: è sconvolgente. E, sebbene le circostanze debbano essere chiarite, ci sono già elementi che appaiono intollerabili».

Le ragazze hanno sottolineato che la clinica cosentina non dispone di un reparto di Rianimazione e si chiedono «se si sia almeno tentato di trasferire Guglielmo all’Annunziata per evitare il peggio». E ancora:«Sarà necessario fare piena luce sulle procedure adottate e verificare se siano stati rispettati i protocolli in ogni fase, dal pre-ricovero all’intervento, dal momento che si trattava di una struttura convenzionata». Infine, concludono: «Rimaniamo vigili e pretendiamo che si vada fino in fondo per chiarire le responsabilità che hanno portato a un epilogo così drammatico e assurdo. Guglielmo era uno sportivo, era in salute ed era giovane. Ci stringiamo con tutto il cuore alla sua famiglia, agli amici e a tutte le persone colpite da questo dolore. Pretendiamo verità».

Nelle prossime ore, il pubblico ministero di turno della Procura di Cosenza avvierà le procedure a seguito di un esposto presentato dalla famiglia.