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06/08/2025 ore 19.05
Cronaca

Morti sul lavoro, la provincia di Cosenza è zona rossa: quattro casi nel 2025

L’indice di incidenza per abitanti, aggiornato al 30 giugno da Vega, è pari a 20,6. E la nostra provincia è 32ª in tutta Italia

di Francesco La Luna

Quattro morti sul lavoro in sei mesi. Tanti, troppi per una provincia come Cosenza, che infatti rientra nella fascia rossa dell’Osservatorio sicurezza sul Lavoro e Ambiente di Vega Engineering. Il territorio del capoluogo bruzio, con un'incidenza di morti sul lavoro pari a 20,6 rispetto agli occupati, conquista un poco gratificante trentaduesimo posto nella graduatoria nazionale e il secondo in Calabria, dietro alla sola provincia di Catanzaro con cinque morti a fronte però di un’incidenza di 45,1. 

Primo Maggio di festa e rabbia: basta morti sul lavoro. Provincia di Cosenza maglia nera nel 2024

Non è la prima volta però che la provincia di Cosenza fa notizia per quanto riguarda l’argomento morti sul lavoro. Quello dell’operaio morto ad Altomonte lo scorso 28 luglio, il sessantenne Franco La Cava (che, per inciso, non rientra nei casi analizzati da Vega essendo avvenuto oltre il 30 giugno), è soltanto l’ultimo dei lutti nell’anno in corso collegati ad attività lavorativi. 

La provincia di Cosenza maglia nera nel 2024

Su 194.101 occupati al 30 giugno 2025, quattro morti bianche rappresentano un dato davvero poco lusinghiero. E poi ci sono i lavoratori cosentini pianti lontano da casa, morti sempre sul posto di lavoro. Lo scorso primo aprile, ai nostri microfoni, il segretario provinciale della CGIL, Massimiliano Ianni, chiedeva una procura ad hoc per analizzare i casi di decessi sul posto di lavoro, ma ad oggi ancora nulla si è mosso in questo senso. 

Già nel 2024 la nostra provincia era stata maglia nera in questa triste classifica. 12 le vittime dello scorso anno, 17 addirittura quelle del 2023. Anche i dati riguardanti gli infortuni sul posto di lavoro davano un primato veramente imbarazzante a Cosenza: 3.339 gli infortuni nel 2024, 3.080 nel 2023. Una situazione che, a guardare gli ultimi dati di Vega, sembra essere tutto meno che migliorata.