Narcotraffico a Cosenza, la Dda arresta 19 persone: ecco i dettagli | VIDEO
Blitz all’alba a Cosenza e Rende, dove i carabinieri della Compagnia di Cosenza, con il supporto delle articolazioni dell’Arma competenti per territorio, coordinati dalla Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, hanno eseguito un’ordinanza cautelare, emessa dal GIP presso il Tribunale di Catanzaro, nei confronti di 19 indagati, sulla base della presunta sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza in ordine al delitto di associazione a delinquere finalizzate al traffico di sostanza stupefacente (art. 74 DPR 309/90), a seguito di numerosi reati di detenzione e commercio di sostanze stupefacente, (artt. 73 d.p.r. 309/90).
In particolare, 5 indagati sono finiti in carcere, 12 agli arresti domiciliari e 2 sottoposti all’obbligo di dimora con contestuale obbligo di presentazione alla P.G.
Narcotraffico a Cosenza, come nasce l’indagine
Le investigazioni, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia, e svolte dai carabinieri delle Stazioni di Cosenza Principale e Cosenza Centro, hanno tratto spunto dalla documentata cessione di sostanza stupefacente presso l’autostazione di Cosenza, e si sono sviluppate attraverso operazioni tecniche di tipo intercettivo, i cui risultati sarebbero stati corroborati dai relativi riscontri acquisiti mediante specifici servizi sul territorio.
La droga arrivava da Rosarno
Gli esiti degli approfondimenti investigativi, coordinati dal pm Giuseppe Cozzolino, applicato alla Dda di Catanzaro per il procedimento penale in corso e accolti nella ordinanza cautelare, hanno consentito di delineare (nella fase delle indagini preliminari che necessita della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa), la gravità indiziaria circa l’operatività di una associazione, attiva nelle città di Cosenza e Rende, finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, del tipo hashish e marijuana, con la cessione, anche a minori, e fonte di approvvigionamento nella provincia di Reggio Calabria, in particolare a Rosarno.
Le piazze di spaccio
La gravità indiziaria acquista a livello cautelare ha riguardato la struttura gerarchica del sodalizio, con a capo un soggetto di nazionalità nigeriana, e costituito prevalentemente da soggetti di nazionalità straniera, capaci di alimentare flussi costanti di droga sul mercato locale, con piazza di spaccio presso l’autostazione di Cosenza e la vicina Villa Giulia, presidiata stabilmente dagli esponenti del sodalizio, e presso la quale si recavano gli assuntori certi di trovarvi il soggetto in grado di soddisfare la loro domanda.