Narcotraffico a Cosenza, mezzo chilo di marijuana ceduto anche ai 15enni
C’è un ampio dibattito, che dura da tanto tempo, sulla legalizzazione o meno della marijuana e di tutte le altre droghe cosiddette “leggere“. Alcuni magistrati hanno espresso una posizione intransigente, vedi Gratteri, ritenendo che non sia questa la strada da seguire per risolvere il problema del narcotraffico o dello spaccio “porta a porta”. Altri invece sostengono che le inchieste giudiziarie alla fine servono solo a reprimere temporaneamente il fenomeno illecito. Il guaio, però, è che queste sostanze stupefacenti finiscono soprattutto nelle mani dei minori.
Queste condotte sono state illustrate anche nell’ultima inchiesta della Dda di Catanzaro. Indagine che riguarda una presunta associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga. Un presunto sodalizio criminale capeggiato da nigeriani, il cui capo carismatico sarebbe “Obinna“, capace di allacciare rapporti anche con persone che vivono ogni giorno la ‘ndrangheta reggina, precisamente quella operante nella Piana di Gioia Tauro. In tal senso, sembrano acclarati i rapporti con tale “Okere” di Rosarno.
I fatti contenuti nell’ordinanza cautelare riportano vicende che sarebbero avvenute dal 2019 in poi, epoca pre-Covid.
In un caso, uno degli assuntori ha dichiarato ai carabinieri di aver assistito nell’estate del 2019 alla cessione di 500 grammi di marijuana al prezzo di circa 3,5 euro al grammo a due minori di 15 anni. Cessione che sarebbe stata compiuta da Yakubu, di cui vi abbiamo parlato in due servizi. Le indagini dei carabinieri di Cosenza hanno anche permesso di identificare i minori a cui era stato ceduto il “carico” di marijuana.