Narcotraffico tra Rosarno e Amantea, tutto da rifare per Giuseppe Suriano
Ha ottenuto una pronuncia favorevole Giuseppe Suriano, originario di Amantea, accusato dalla Dda di Reggio Calabria di far parte di una presunta associazione dedita al narcotraffico operante a Rosarno, nel Reggino. Si tratta del provvedimento della Cassazione in merito alle posizioni degli imputati che hanno scelto il rito abbreviato del processo “Ares“, l’inchiesta contro il gruppo dei Cacciola.
Il 7 ottobre del 2022, la Corte di Appello di Reggio Calabria in riforma della sentenza di primo grado aveva assolto Giuseppe Suriano dal delitto di cui al capo 27 per non aver commesso il fatto e lo aveva dichiarato colpevole dei reati a lui ascritti ai capi 37 e 49 alla pena di 12 anni di reclusione nonché all’interdizione in perpetuo dai pubblici uffici, legale durante l’espiazione della pena e alla libertà vigilata per un periodo non inferiore a 3 anni.
Venerdì scorso invece si è celebrato il processo in Cassazione. La Suprema Corte ha annullato senza rinvio l’aggravante della transnazionalità e ha annullato con rinvio la sentenza sui capi 37 e 49, rispettivamente un tentativo di art. 73 e la partecipazione alla presunta associazione di cui all’art. 74. Giuseppe Suriano è difeso dagli avvocati Guido Contestabile e Francesco Giovinazzo del foro di Palmi e dalla penalista Yvonne Posteraro del foro di Paola.