'Ndrangheta a Cosenza, nuovi boss al comando dopo l'arresto di Patitucci
Sarebbe stata la coppia Salvatore Ariello-Antonio Illuminato a governare la confederazione dei clan cosentini nel suo ultimo anno e mezzo di vita, ed entrambi avrebbero agito su investitura diretta del boss Francesco Patitucci. È il sospetto investigativo che si fa largo tra le pieghe dell’inchiesta antimafia che lo primo settembre del 2022 ha determinato 190 arresti a Cosenza.
Quindici mesi prima, infatti, il capo della confederazione, Francesco Patitucci, viene arrestato a seguito della sua condanna all’ergastolo per l’omicidio Lenti-Gigliotti, e tale evento apre all’interno della consorteria il delicato tema della reggenza da affidare a un gerarca del gruppo. Dalle intercettazioni allegate agli atti dell’indagine, emerge come già il 19 aprile del 2021, giorno del suo arresto, una persona di fiducia del boss si rechi in visita a casa di Illuminato, e l’ipotesi è che tale incontro sia servito proprio per formalizzare il passaggio di consegne criminali.
Al riguardo ci sono anche “segnali” che Patitucci stesso avrebbe inviato durante i suoi primi colloqui in carcere; messaggi in codice che, secondo gli investigatori, rimandano proprio alla scelta dei suoi successori. Salvatore Ariello, 48 anni, è considerato il principale narcotrafficante della confederazione, il presunto broker che assicura la fornitura di stupefacente ai gruppi che la compongono. Il trentunenne Illuminato, invece, è un suo uomo di fiducia, ma soprattutto è persona tenuta in altissima considerazione da Patitucci, tant’è che sempre le intercettazioni dimostrano come nella dimora del boss, in via Fratelli Cervi, egli fosse praticamente di casa.
Il sospetto, dunque, è siano stati loro i due vertici dell’organizzazione nel periodo di interregno che va dall’aprile dal 2021 al settembre del 2022. Tema delicato, dicevamo, considerata l’elevato grado di litigiosità delle diverse anime della confederazione, ma anche argomento ancora poco esplorato. Le contestazioni mosse dalla Dda, infatti, si fermano al 2019, e considerato che le indagini sono proseguite con intercettazioni e pedinamenti anche nei due anni successivi, è lecito ritenere che la vicenda potrebbe avere un seguito.