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06/01/2023 ore 19.30
Cronaca

'Ndrangheta Cosenza, ecco come i clan vogliono smaltire le batterie per auto

Il progetto di espansione nel settore dei rifiuti speciali documentato dall’ultima inchiesta della Dda di Catanzaro. Un carico sarebbe stato già interrato in provincia di Caserta
di Marco Cribari

Carichi di batterie per auto da smaltire che partono dal Cosentino e vengono interrati in modo illecito a Marcianise, in provincia di Caserta. È il sospetto che emerge da un’informativa del febbraio 2020 allegata agli atti dell’ultima inchiesta della Dda di Catanzaro sulle cosche locali. È la guardia di finanza ad affrontare il tema rifiuti speciali e dintorni, business molto remunerativo che attira spesso gli interessi del crimine organizzato. E Cosenza, a quanto pare, non fa eccezione alla regola.

Il monopolio dei nomadi

Secondo gli investigatori, infatti, «monopolista nel settore» nella città dei bruzi è il locale clan degli zingari, ma a partire dal 2019 all’affare avrebbe cominciato a interessarsi anche la cosca degli italiani. Tutto merito, anzi colpa, di un imprenditore cosentino che in quel periodo tenta di coinvolgere sia Mario Piromallo che Roberto Porcaro, due fra i principali gerarchi della confederazione guidata da Francesco Patitucci. L’uomo è in possesso della licenza che gli consente di svolgere regolarmente l’attività, ma è alla disperata ricerca di soci perché a fronte di un investimento iniziale di duecentomila euro, solo una persona ha risposto all’appello versandone sessantamila. E al resto della somma ha dovuto provvedere lui personalmente.

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