'Ndrangheta, Nicola Acri: «Il primo omicidio con Abbruzzese fu quello Cristaldi-Nucerito»
Nicola Acri, ex boss di Rossano, ha confermato anche nel controesame del processo sul duplice omicidio Cristaldi-Nucerito, di aver partecipato all’azione delittuosa di stampo mafioso insieme a Francesco Abbruzzese alias “Dentuzzo“, ritenuto dalla Dda di Catanzaro il capo degli “zingari” di Cassano Ionio, e Filippo Solimando, non imputato nel procedimento penale giunto di nuovo davanti alla Corte d’Assise d’Appello di Catanzaro, a seguito dell’assoluzione annullata dalla Cassazione.
Cristaldi e Nucerito furono uccisi nel gennaio del 199 a Cassano Ionio. Nell’udienza precedente, il pentito Nicola Acri aveva spiegato che in realtà l’obiettivo di Abbruzzese era soltanto Cristaldi. «Nucerito venne ammazzato perché si trovava in sua compagnia». Mentre nell’ultima seduta processuale, il collaboratore di giustizia ha riferito che questo duplice assassinio «fu il primo commesso con Abbruzzese» a cui ne sarebbero seguiti degli altri sempre nel 1999.
Sempre il collaboratore di giustizia Nicola Acri ha specificato di aver guidato l’auto giunta a Cassano Ionio. «Francesco Abbruzzese ha ucciso entrambi, mentre Filippo Solimando era seduto dietro». Poi i tre sarebbero scappati dal luogo dell’agguato, bruciando l’auto. «Ci rivedemmo qualche giorno dopo» ha dichiarato Nicola Acri, rispondendo alle domande dell’avvocato Roberta Provenzano, difensore di Francesco Abbruzzese. Chiusa l’istruttoria, riaperta per il pentimento di Nicola Acri, ora è tempo delle rispettive discussioni. Prima toccherà al sostituto procuratore generale Salvatore Maffia, poi alle difese.