Nicola Acri: «Cosenza non fa parte del Crimine di Cirò Marina»
Tra tutti i nuovi pentiti che hanno deciso di lasciare la ‘ndrangheta cosentina, senza alcun dubbio, Nicola Acri è probabilmente il collaboratore di giustizia che più si addice allo status di “boss“. Parliamo di un uomo che in passato ha commesso omicidi, dominando un territorio vasto come quello della Sibaritide, in coabitazione con i coriglianesi e soprattutto con il clan degli “zingari” di Cassano Ionio. Acri, però, aveva come punto di riferimento Cirò Marina, meglio identificata come la “Mamma” del Crimine organizzato calabrese, al pari di San Luca e dintorni.
Nicola Acri è un profondo conoscitore della ‘ndrangheta cosentina del passato, avendo vissuto gli ultimi dieci anni della sua vita in carcere al 41 bis. Poi un giorno ha deciso di “farla finita” con il Crimine, collaborando con i magistrati della Dda di Catanzaro. E da qui inizia il suo nuovo percorso che probabilmente non camnierà il suo cammino carcerario, essendo già stato condannato all’ergastolo in via definitiva.
In base alle notizie in suo possesso, «Cosenza non dipende formalmente dal Crimine di Cirò, costituendo di fatto un Crimine autonomo; devo altresì precisare che il vero Crimine, era riconosciuto in capo a Franco Pino, ma dopo il suo pentimento e quello di tanti altri dopo di lui, non c’è più stato un formale riconoscimento del Crimine a Cosenza. Di fatto l’organizzazione criminale ha continuato ad operare con le medesime regole ‘ndranghetistiche, ma i referenti che si sono succeduti dopo Franco Pino non hanno avuto interesse o l’occasione ad ottenere un formale riconoscimento in questo senso» afferma Nicola Acri ai pm antimafia di Catanzaro, nell’ambito delle indagini Reset.
«Conosco Michele Di Puppo solo di nome; lo stesso Gianfranco Bruni lo nominava spesso e so che assieme ad altri fratelli si occupa del traffico di sostanze stupefacenti anche in grandi quantità nella zona di Rende; in una occasione, per il tramite di Gianfranco Bruni, gli ho consegnato una partita di una decina di chili di hashish nell’anno 2007″ aggiunge il pentito Nicola Acri. «Con riferimento a Franco Presta egli, ancor che detenuto, continua a gestire il suo gruppo criminale che opera tra le zone di Roggiano Gravina e Tarsia. I referenti sul territorio sono dei parenti che io non ho mai conosciuto fisicamente che stanno proprio a Roggiano Gravina, nonché Pino Perri, che opera sulla zona di Acri» conclude il pentito Nicola Acri.