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20/05/2025 ore 21.57
Cronaca

Omicidio del giudice Scopelliti, indagati i vertici della 'ndrangheta | NOMI

Da Messina Denaro (che avrebbe avuto informazioni da Salvo Lima) e Santapaola fino a De Stefano, Piromalli e Mancuso: ecco chi, secondo la Dda di Reggio, voleva morto il giudice incorruttibile
di Pablo Petrasso

L’esecuzione deliberata da Cosa Nostra in un summit a Catania nella primavera del 1991, i colpi di fucile calibro 12 esplosi contro la Bmw del giudice Antonino Scopelliti, sostituto Procuratore generale della Cassazione. Un caso aperto: dopo 34 anni l’auto del giudice è tornata sul luogo del delitto – tra Villa San Giovanni e Campo Calabro – per nuovi rilievi. E una serie di perquisizioni è stata compiuta dalla polizia a Messina: è lì che, secondo gli inquirenti, il commando omicida avrebbe avuto la propria base logistica. Oggi emergono i dettagli del decreto di perquisizione che può cambiare la storia di quel delitto.  

Sono le 17,20 circa del 9 agosto 1991: il titolare della stazione di rifornimento sulla corsia sud dell’A3 a Villa San Giovanni sente un rumore simile alla frenata di un’auto: vede un mezzo uscire fuori strada e chiama il 113. Pensa a un incidente e invece ha appena visto l’atto finale di una strategia omicida partita in Sicilia qualche mese prima. Dal momento in cui viene fissato quel quadro nebuloso sono passati più di 30 anni in cui speranza e delusione si mescolano. Il nuovo step investigativo riparte da quegli attimi e dagli accordi che avrebbero portato alla decisione di uccidere il giudice (Continua a leggere l’articolo su Lacnews24.it)

Omicidio del giudice Scopelliti, i nomi degli indagati