Omicidio di Giuseppe Salvatore Tutino, l'errore fatale del killer. Parla il procuratore Falvo
di Cristina Iannuzzi
Due arresti a più di due anni dal delitto. Un caso, fallito, di lupara bianca. È la storia dell’omicidio di Giuseppe Salvatore Tutino, sessantaduenne di Rosarno il cui corpo carbonizzato è stato rinvenuto all’interno della carcassa di un’auto che gli assassini avevano provato a seppellire nelle campagne di Calimera, frazione di San Calogero, nel Vibonese. «Abbiamo fatto luce su un crimine efferato», spiega il comandante provinciale dell’arma dei carabinieri di Vibo Valentia, il colonnello Luca Toti che parla di «attività investigativa particolarmente complessa».
Come conferma il Comandante del Reparto Crimini Violenti del Ros Paolo Vincenzoni che ha riportato i numeri dell’indagine: «Abbiamo analizzato e messo a sistema oltre 234 milioni di stringhe di traffico telefonico, 20mila foto e video, 1500 audio e 15mila chat. Ciò ha permesso di ricostruire le fasi del delitto e risalire agli autori». (Continua a leggere l’articolo su Lacnews24.it)