Omicidio di Massimo Speranza, Armando Abbruzzese rimane in carcere
Dopo tre scarcerazioni arriva un provvedimento di conferma della custodia cautelare in carcere. Armando Abbruzzese, detto Andrea, rimane dietro le sbarre. L’indagato è coinvolto secondo la Dda di Catanzaro nell’omicidio di Massimo Speranza, alias il “Brasiliano“, vittima di lupara bianca a San Demetrio Corone. Secondo l’ufficio di procura antimafia, Armando Abbruzzese avrebbe avuto un ruolo attivo nel prelievo della vittima, nel trasporto e nell’occultamento del corpo.
Ad accusare l’indagato anche due collaboratori di giustizia, Pasquale Perciaccante e Ciro Nigro, i quali avrebbero riferito le condotte specifiche di “Andrea” rispetto all’agguato mortale in cui è stato trascinato il “Brasiliano”.
Ricordiamo che ad oggi i primi tre Riesami – presentati da Fioravante Abbruzzese “Banana”, Giovanni Abruzzese, alias il “Cinese”, e Luigi Bevilacqua, detto “Gino” – sono stati accolti dal tribunale di Catanzaro, con l’annullamento dell’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip distrettuale. L’altro indagato sottoposto a misura cautelare è Rocco Azzaro. L’avvocato Cesare Badolato, difensore di Armando Abbruzzese, ricorrerà in Cassazione.