Operazione "Reset", la prima fase del processo potrebbe svolgersi a Roma
Si profila una lunga trasferta romana per i 245 indagati dell’operazione “Reset” e per i loro avvocati. È sempre più probabile, infatti, che l’udienza preliminare della maxi-inchiesta sulle cosche di Cosenza si celebri nell’aula bunker di Rebibbia, una delle poche strutture in Italia in grado di accogliere una mole così ampia di parti processuali.
L’altra soluzione portava a Lamezia, in particolare all’aula bunker realizzata per consentire lo svolgimento di “Rinascita Scott”, ma a quanto pare la struttura è impegnata senza soluzione di continuità da qui ai prossimi mesi. Tempo e spazio remano contro, dunque, il che allontana il processo da Cosenza, almeno la sua fase preliminare per cui si è ancora in attesa di fissazione dell’udienza.
Discorso a parte per il dibattimento. Quello si celebrerà senza alcun dubbio in Calabria, ma molto dipenderà dal numero di imputati da accogliere e giudicare in aula. Non a caso, è fisiologico che una parte dei 245 sceglierà di chiudere la partita in abbreviato. Operata questa scrematura, dunque, si ragionerà sui numeri e sugli spazi.