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18/04/2023 ore 14.16
Cronaca

Operazione "Reset", scemano le accuse contro Francesco Tassone

Dopo l'associazione a delinquere, la Cassazione avanza dubbi anche sugli indizi di colpevolezza relativi ai singoli episodi di spaccio
di Marco Cribari

Il cosentino Francesco Tassone, 66 anni, è un altro degli indagati dell’operazione “Reset” che potrebbe tornare presto in libertà. L’uomo si trova attualmente agli arresti domiciliari, ma nelle scorse ore la Corte di Cassazione ha rinviato al Riesame gli atti che lo riguardano per la celebrazione di una nuova udienza che dovrebbe sancire un’ulteriore modifica della sua posizione cautelare.

Nell’inchiesta, Tassone è accusato di far parte dell’associazione a delinquere guidata dai fratelli Abbruzzese e finalizzata al narcotraffico, ma in precedenza era stato proprio il Riesame a mettere in dubbio i gravi indizi di colpevolezza raccolti a carico di Tassone, spedendolo così dal carcere ai domiciliari.

Per il suo difensore, l’avvocato Angelo Pugliese, si è trattato solo di un primo tassello giacché con il ricorso in Cassazione ha mirato a indebolire anche il quadro d’accusa relativo ai singoli episodi di spaccio contestati al suo cliente. A quanto pare, la Suprema corte gli ha dato ragione. Si è ora in attesa della fissazione di una nuova udienza del Riesame.